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La vernice contro il covid, Bernardoni: "Airlite purifica aria ed elimina il virus, super green e senza derivati del petrolio"

11 marzo 2022 | 16.25
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Massimo Bernardoni Airlite
Massimo Bernardoni Airlite

Come trasformare, in tempo di covid, la tua casa in un bosco che depura l'aria naturalmente, senza nessun consumo, e ti libera dal virus, con la pittura Airlite si può fare, come certificato anche dai laboratori militari del Celio. “Airlite la vernice anti-covid? Nel nostro percorso di certificazione avevamo già da anni fatto degli studi per verificare la capacità di eliminare batteri e virus e ne avevamo testati una quindicina in varie parti del mondo, con laboratori in Messico, Stati Uniti, Italia e Cina. Quando è scoppiata l’epidemia del covid-19, ci siamo chiesti cosa si poteva fare contro questo virus, ma ci siamo trovati di fronte la difficoltà di testare il prodotto contro il covid, perché come per l’Ebola questo è un virus che per essere manipolato e per fare i test, deve essere trattato in laboratori con un livello di biosicurezza almeno tre, che non ha quasi nessuno, anche La Sapienza arriva ad un livello 2”. Lo ha spiegato Massimo Bernardoni, inventore e proprietario di Airlite, all’Adnkronos, dopo aver ricevuto dai laboratori militari la certificazione che la vernice è efficiente contro il coronavirus e tutte le sue varianti.

“Abbiamo iniziato con virus di minore impatto di pericolosità e abbiamo effettuato test in Cina con il virus influenzale H1-N1e un enterovirus e funzionava molto bene, eliminandoli in poco tempo. Dopodiché abbiamo fatto un grosso studio con la Sapienza sempre sul virus influenzale e i risultati sono stati identici con anche, in più, la prova che il prodotto non è tossico per la cellula ma uccide solamente il virus. Poi abbiamo cercato di fare un test su un coronavirus, simile al covid, a Londra e i risultati sono stati anche qui gli stessi. All’inizio del 2021 siamo entrati in contatto con la sanità militare e abbiamo raccontato quello che facevamo e che avremmo voluto verificare la capacità di airlite sul covid-19. I militari sono stati estremamente ricettivi, molto veloci, e nel giro di poco più di un mese abbiamo iniziato a fare le prove nel loro laboratorio specializzato al Celio. In circa due mesi di lavoro hanno verificato che airlite è in grado di inibire la formazione del Sars-covid2”, ha sottolineato Bernardoni che ha poi spiegato il funzionamento.

“Noi non uccidiamo virus e batteri e non eliminiamo la muffa con un prodotto che le avvelena, non abbiamo un antivegetativo o un antibiotico all’interno, ma funzioniamo come un pannello fotovoltaico. Li si crea energia elettrica, qui si creano elettroni che danno vita ad una serie di reazioni che vanno a rompere la membrana cellulare del batterio e il contenuto dell’interno della cellula fuoriesce e viene mineralizzato. La stessa cosa, più o meno, la facciamo con il virus, quindi il prodotto non decade nel tempo, noi garantiamo 10 anni la tecnologia. Inoltre siamo aspecifici. Nei test che abbiamo fatto la variante inglese, la variante Delta, la Omicron, ecc. per noi sono la stessa cosa perché il principio non è stato studiato per attaccare quel tipo di virus ma è generale e funziona su tutti”.

Ad oggi la tecnologia è disponibile per vernici murali quindi per abitazioni, scuole, uffici, musei ma non solo. “Abbiamo un altro prodotto che si applica sulle superfici diverse: metalli, pastiche, tessuti. Nessuno era mai arrivato a dare una caratteristica antivirale ad un tessuto e noi ci siamo riusciti. Poi abbiamo un’altra linea che si rivolge al trattamento dell’aria -ha aggiunto l’inventore-. Si è capito meglio durante la pandemia che negli impianti d’aria con ventilazione forzata per uffici, case, ecc. se all’interno di quest’aria abbiamo un problema questo si diffonde. Un esempio è stato la nave da crociera ferma davanti al Giappone dove c’era un solo malato di covid, tutti i passeggeri sono stati chiusi in cabina e nonostante non ci siano stati contatti tra le persone, la metà si sono ammalate, perché il virus è migrato nella nave attraverso gli impianti di areazione. Noi abbiamo applicato la tecnologia airlite a questi impianti e abbiamo sanificato ad esempio l’aeroporto di Napoli e a distanza di 8 mesi, facendo i controlli, abbiamo verificato che non c’era assolutamente nulla nell’aria. Quindi l’ultimo sviluppo è nella sterilizzazione dell’aria negli impianti condizionanti o purificatori d’aria. Sistema che può essere usato su metropolitane, treni, automobili. Abbiamo trattato l’Innovation Hub a Termini di ferrovie e stiamo collaborando su altri progetti come studiare l’uso della tecnologia sui treni”.

Ma gli sviluppi non si fermano alle persone. “Stiamo facendo anche studi avanzati nella zootecnia. L’allevamento degli animali è stato gestito fino ad ora in un modo, ora stiamo cercando di ridurre al minimo gli antibiotici andando a sanificare l’aria dove questi animali vengono allevati”. Le proprietà di Airlite sono tante: Antinquinamento - 100 % Naturale e veramente VOC Free, neutralizza gli agenti inquinanti come l’ossido e il biossido di azoto fino all’88,8%, riportando l’aria al suo stato di purezza. Antibatterico ma è stata la Certificazione del Celio a mettere in evidenza il grande miglioramento che è possibile apportare, ad esempio, all’interno di ospedali e non solo, andando a sanificare l’ambiente in continuo senza utilizzare strumenti che si sono usati fino ad adesso. “Le pareti verniciate con questo prodotto lavorano in continuo, purificando l’aria dagli inquinanti. Inoltre sui costi del prodotto applicato abbiamo una differenza di costo del 15-20% massimo, assolutamente in linea con il beneficio che sia ha applicando il prodotto con questa tecnologia. Il metodo di applicazione è lo stesso delle altri vernici ma il prodotto si presenta in forma diversa, in polvere, totalmente disidratato. Quando va usato bisogna aggiungere il 75% di acqua per mescolarlo e una volta fatto si trasforma in una pittura normale. Questo ci permette di non utilizzare antivegetativi. Tutti i prodotti ad acqua hanno bisogno di un antivegetativo che impedisca al prodotto di marcire quando è chiuso”, ha aggiunto Bernardoni.

“Il processo di creazione è completamente diverso, noi prendiamo tutto quello che serve per produrlo in polvere e questo ci permette di non usare i derivati del petrolio perché la pittura è completamente minerale, quindi è un concetto diverso. Non avendo derivati del petrolio e resine, non avendo la parte organica non si emette nessuna sostanza nociva. Siamo 500 volte più bassi del limite più ristrettivo della normativa esistente. Per questo cominciamo a parlare di blue technology, non solo green. E’ come se paragonare il telefonino di 30 anni fa con gli smartphone di oggi. Siamo a quel livello, noi siamo anche una pittura. Abbiamo un’alta capacità riflettente quando viene applica all’esterno impedendo al calore di entrare e risparmiando anche sull’utilizzo dell’aria condizionata, per questo abbiamo un prodotto da esterno e uno da interno. Tutto questo parte da una visione di tanti anni fa, più di 20 anni fa. L’arrivo della pandemia di covid ha dato visibilità maggiore soprattutto dopo la certificazione dei militari e che la sensibilità delle persone che oggi è molto più elevata. Le persone stanno molto più attente di prima”.

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