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L'agente nell'era dell'economia digitale, convegno a Roma

17 aprile 2019 | 18.00
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L'agente nell'era dell'economia digitale, convegno a Roma

Si è concluso il convegno 'L’agente tra nuove tecnologie e contrattazione collettiva', organizzato a Roma dal Simedia, sindacato di riferimento per agenti in attività finanziaria, facente parte di Ugl Terziario, per avviare una riflessione sul tema dell’agente nel nuovo contesto che la digitalizzazione dell’economia ha determinato. Il convegno, secondo le parole di Luca Matrigiani, segretario del Simedia “è stato pensato come un confronto con le istituzioni, i regulator e i rappresentanti della categoria in merito alla figura dell’agente”.

L’incontro ha visto la partecipazione di Luca Matrigiani, presidente del Simedia; Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, Unione generale del lavoro; Tiziano Treu, presidente del Cnel, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro; Gianroberto Costa, presidente della Fondazione Enasarco; Antonio Catricalà, presidente dell’Oam, Organismo agenti e mediatori; Luca Malcotti, segretario generale Ugl Terziario; Claudio Durigon, sottosegretario del Ministero del Lavoro.

Dopo i saluti generali di Francesco Paolo Capone la parola è passata a Tiziano Treu, già ministro del Lavoro e attuale presidente del Cnel, che ha sottolineato come l’avvento delle nuove tecnologie nel mercato del lavoro ha avuto un impatto particolarmente forte per la categoria degli intermediari finanziari.

“Al Cnel abbiamo intenzione di costituire un gruppo di lavoro e di analisi per approfondire questo specifico tema”, ha spiegato Treu. “Oggi - ha aggiunto - è necessario elaborare nuove regole che siano adeguate al mutato contesto che l’avvento dell’e-commerce e delle piattaforme tecnologiche per la vendita di prodotti e servizi hanno determinato. Una piattaforma, ad esempio, rappresenta un tipo di committente molto diverso da quelli tradizionali. Sono tutti temi che richiedono una riflessione”.

Le nuove tecnologie sono state anche al centro dell’intervento di Luca Malcotti, segretario generale di Ugl Terziario. “Il progresso tecnologico è un processo inarrestabile e non ha alcun senso contrastarlo - ha detto - Semmai è necessario rifletterci e cercare di governarlo. Noi abbiamo una proposta concreta che rivolgiamo al governo: obbligare per legge le piattaforme di e-commerce a costituirsi come agenti in attività finanziaria operanti sul territorio italiano, in modo che siano sottoposte agli stessi oneri e obblighi”.

Un suggerimento che ha incontrato il favore di Claudio Durigon sottosegretario del ministero del Lavoro. “Non credo sia una cattiva idea - ha sottolineato - Possiamo analizzarla, facendo però una valutazione complessiva del quadro in cui l’attività delle piattaforme di e-commerce si inserisce. Questi strumenti, infatti, possono anche offrire opportunità importanti al nostro Paese”.

Durigon ha poi affrontato il tema di quota 100 per gli agenti in attività finanziaria, spiegando che il Mef ha preparato una circolare per specificare che gli agenti che aderiscono a quota 100 non dovranno tener conto di eventuali compensi fatturati e non percepiti nel corso dell’anno precedente a quello in cui vanno in pensione per calcolare il limite di 5.000 euro lordi per lavoro autonomo occasionale previsto dalla legge. "Abbiamo preparato una circolare ad hoc per risolvere questo specifico problema”, ha spiegato Durigon.

Altra novità emersa durante l’incontro è stata la volontà dell’Oam, l’Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi, incaricato della gestione dei relativi elenchi professionali, di trasformarsi da associazione a fondazione. A rivelarlo è stato Antonio Catricalà, presidente dell’Organismo, spiegando che “l’Oam è figlio di una riforma che risale al 2010. Nel frattempo è successo di tutto".

"Con la legge attuale non andremo molto lontano, perché la realtà intorno a noi è cambiata e continua a cambiare velocemente. Per questo servono nuove regole e l’Organismo deve essere rinforzato”, ha detto. La trasformazione in fondazione, ha aggiunto Catricalà, “offrirebbe maggiori garanzie di solidità agli iscritti e ci consentirebbe anche di fare alcuni investimenti”.

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