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Finlandia: ambasciatore a Roma, rapporti storici con Mosca ma sostegno a Ue

05 dicembre 2014 | 13.08
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Tuomi-Nikula: "Appoggiamo con convinzione la sua linea. Anzi credo che forse all’interno dell’Ue non siamo mai stati così uniti come in questa circostanza. La situazione è gravissima ma stiamo lavorando e confidiamo in una soluzione, che passi innanzitutto dalla cessazione del conflitto"

L'ambasciatore di Finlandia a Roma
L'ambasciatore di Finlandia a Roma

Un anniversario particolare, in un momento particolare. Domani la Finlandia festeggia il 97esimo anniversario della sua dichiarazione di indipendenza che nel 1917 pose fine al dominio dell’Impero russo. Questa ricorrenza richiama alla mente immediatamente i rapporti tra Helsinki e Mosca e la situazione politica nell'est europeo con il conflitto tra Russia e Ucraina.

"La Finlandia ha un confine di 1.300 chilometri con la Russia - spiega l’ambasciatore finlandese Petri Tuomi-Nikula, da quattro anni in Italia, in un'intervista all'Adnkronos - siamo tra i principali Paesi al mondo a rilasciare visti ai cittadini russi (circa 1.5 milioni) e il turismo da e per la Russia è per noi molto significativo. Ma noi siamo nell’Unione Europea e sosteniamo con convinzione la sua linea sulla crisi in Ucraina. Anzi credo che forse all’interno dell’Ue non siamo mai stati così uniti come in questa circostanza. La situazione è gravissima ma stiamo lavorando e confidiamo in una soluzione, che passi innanzitutto dalla cessazione del conflitto”.

Il forte legame tra la Finlandia e l’Ue è testimoniato anche dal fatto che nella nuova Commissione Juncker è entrato l'ex premier Jyrki Katainen, chiamato a ricoprire la carica di vice presidente con delega al Lavoro, crescita, investimenti e competitività. Un modo per contribuire attivamente alle linee programmatiche europee. “Appartiene alla nostra cultura il fatto di fissare linee programmatiche e regole che poi devono essere rispettate - prosegue Tuomi-Nikula - Sosteniamo fortemente la Commissione, dove cerchiamo costantemente convergenze con gli altri Paesi. A volte Germania, Italia, Regno Unito e Francia possono avere obiettivi leggermente diversi anche perché sono tra le realtà più forti in Europa. Per cultura, noi abbiamo un forte rispetto delle regole e quello che si chiama Social Capital, il Capitale Sociale, ovvero la fiducia che attribuiscono i cittadini alle istituzioni, al rispetto delle regole e che significa anche fare ciò che si è promesso, anche quando questo può portare meno consensi".

austerity da sola non porta da nessuna parte, c'è bisogno di crescita e rispetto regole

Anche il tema dell’austerity è molto attuale e investe la questione del consenso dei cittadini europei. “L’austerità da sola non porta da nessuna parte, c’è bisogno anche di crescita e, aggiungo, di rispetto delle regole. In passato siamo spesso intervenuti sull’argomento. Non è tanto questione di austerity o meno, quanto quella del rispetto delle regole, senza eccezioni”.

“Con l’Italia - prosegue l’ambasciatore - esistono eccellenti rapporti, testimoniati anche dal recente incontro tra il nostro presidente della Repubblica Sauli Niinisto, in visita a Roma, e Giorgio Napolitano. A livello economico credo che i nostri rapporti potrebbero ulteriormente crescere. Il valore dell'interscambio tra Italia-Finlandia è di circa 3 miliardi di euro, favorevole alla prima. Ogni anno 270mila finlandesi (circa il 5%) della popolazione viene a visitare l’Italia, mentre da cinque anni a questa parte registriamo ogni anno una crescita del 25-30% di italiani, in gran parte giovani e con ottima formazione, che risiedono o vivono in Finlandia. Esiste anche un sito di scambio culturale www.cultfinlandia.it’".

Sono circa 80 le imprese finlandesi presenti in Italia. Dal colosso Wartsila, con uno stabilimento a Trieste sin dal 1999, molto attiva nella produzione di motori ad uso navale, con circa 1.600 dipendenti, a Kone, multinazionale conosciuta in tutto il mondo per la produzione, installazione e manutenzione di ascensori, scale e tappeti mobili, presente in Italia dalla metà degli anni Ottanta con due siti produttivi, a Pero e Cadrezzate che servono i mercati di Europa, Medio Oriente e Africa. Nello stabilimento di Pero sono stati allestiti anche un importante Centro di Ricerca & Sviluppo, un laboratorio, una torre di prova, due showroom e un centro di addestramento.

Altre importanti realtà sono Ahlstrom con più sedi in Italia, di cui una in provincia di Torino nell’industria cartaria, di 800 dipendenti, Outokumpu e Nokia, che continua a distribuire in Italia. Molte le realtà italiane in Finlandia, tra le quali Ferragamo, che 15 anni fa ha rilevato la Nautor's Swan nel mondo della vela, Beretta ha acquistato Sako nel settore delle armi, mentre la Grimaldi Lines ha creato un asse molto forte nel trasporto marittimo con l’acquisizione della Finnlines leader del trasporto nel Mar Baltico.

“C’è un forte interesse e attrazione tra finlandesi e italiani. So che in Italia, le scuole dove si insegna finlandese sono molto frequentate e il prossimo anno si aggiungerà anche un corso a Roma Tre. Siamo molto uniti dall’architettura, dal design, dalla musica e dalla letteratura. In Finlandia pensiamo che per la moda, gli aspetti tecnici e il branding, l’Italia sia la migliore al mondo. Noi siamo tra i più bravi a produrre. Penso quindi che queste nostre caratteristiche si sposino perfettamente”.

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