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Lamborghini chiude l'era Aventador, ma rilancia su elettrificazione e sostenibilità

27 settembre 2022 | 15.18
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Winkelmann, 'Anche nel 2022 nuovo record vendite, ma non abbiamo l'ossessione dei risultati: vogliamo produrre sempre meno di quanto chiesto dal mercato. Sarà importante l'allargamento con il quarto modello, 100% elettrico, con cui copriremo un nuovo segmento. L'elettrificazione della gamma è un percorso già segnato, ma come costruttore di supersportive sentiamo anche la responsabilità di essere sempre più sostenibili"

Lamborghini chiude l'era Aventador, ma rilancia su elettrificazione e sostenibilità

Con la fine della produzione della Aventador (l'ultimo esemplare delle 11.465 unità costruite è appena uscito dalle catene di montaggio di Sant'Agata Bolognese) si chiude un'era - quella dei 12 cilindri 'puri' - in un anno in cui comunque Lamborghini si prepara "sicuramente a registrare quest'anno un nuovo record dopo le 8.405 vetture consegnate nel 2021." Lo afferma all'Adnkronos Stephan Winkelmann, ad di Automobili Lamborghini, precisando che "non vogliamo inseguire picchi di vendite che magari non possono essere ripetuti: per chi come noi, crea vetture supersportive che sono anche auto di lusso è cruciale produrre sempre meno di quanto il mercato richieda". E se il modello che prenderà il posto dell'Aventador è già pronto per il debutto, non c'è l'ossessione dei risultati, ribadisce Winkelmann: "Produrre di più non ci darebbe una visibilità aggiuntiva, in gamma abbiamo 2 supersportive, poi l'Urus e quindi il quarto modello in arrivo nella seconda metà del decennio: non vogliamo strafare, perché per noi non conta il numero ma il valore residuo e l'attrattività" delle auto prodotte. Quanto ai risultati del 2022 - aggiunge l'ad della casa di Sant'Agata Bolognese - "a livello globale non vediamo un rallentamento degli ordini, che ogni mese superano la produzione": non preoccupa neppure il rallentamento dell'economia cinese, mercato che "ha visto 3 fasi di lockdown: oggi c'è poca certezza su ripresa, ma ogni volta che il mercato si è riaperto la domanda è ripartita".

E gli occhi di Lamborghini - ha sottolineato Winkelmann - sono sempre rivolti al futuro, che prevede la progressiva elettrificazione della gamma e il lancio di un quarto modello, 100% elettrico, che richiederà un potenziamento sul fronte occupazionale e lo sviluppo di nuove competenze. Con il lancio della Urus - ricorda l'ad - "abbiamo assunto oltre 600 dipendenti, ovvero un quarto della nostra forza lavoro attuale, con il quarto modello, che andrà a coprire un segmento completamente nuovo, ci sarà un ulteriore crescita occupazionale" ma visto che quello atteso intorno al 2028 sarà il primo modello 100% elettrico di Lamborghini "abbiamo in corso anche una trasformazione continua delle competenze delle nostre risorse" visto che "i megatrend in atto, come l'elettrificazione e la digitalizzazione, stanno cambiando il modo di lavorare nella nostra azienda".

Per la produzione del quarto modello - riconosce Winkelmann - "ci saranno allargamenti del nostro perimetro, ma avverranno nel sito dove si realizza l'Urus e non ci sarà una costruzione completamente nuova". Anche se continua a sottolineare la volontà di "non inseguire picchi di vendite" l'ad di Lamborghini riconosce i benefici di "allargare il nostro perimetro" con una gamma sempre più completa: "Quando con Urus siamo passati da 2 a 3 modelli abbiamo fatto un passo importante perché questo ci metteva al riparo delle eventuali crisi nel segmento delle supersportive". Anzi, aggiunge, proprio grazie al successo della Urus - che copre il 60% delle vendite del brand - "possiamo continuare a permetterci di costruire le nostre supersportive".

Per il nuovo modello elettrico - "che coprirà un segmento nuovo" per Lamborghini - peraltro potrebbe riproporsi il modello di dialogo con le istituzioni, nazionali e locali, già sperimentato per il Suv e culminato nel protocollo d'intesa siglato nel 2015 a Palazzo Chigi: "Il bilancio del lavoro fatto con le istituzioni per la Urus è positivo - ricorda l'ad - abbiamo avuto rapporti costanti per oltre 2 anni per definire cosa si poteva fare e come, e gli obiettivi che erano stati prefissati sono stati tutti raggiunti. Appena il progetto del quarto modello sarà stato definito parleremo" delle interlocuzioni con le istituzioni.

Ma Winkelmann - ricordando l'impegno assunto con il piano “Direzione Cor Tauri” - ha anche voluto ribadire come "oggi per un costruttore come Lamborghini è difficile restare performanti e sostenibili allo stesso tempo, ma crediamo che quello della sostenibilità sia comunque un percorso obbligato, anche perché ci sentiamo socialmente responsabili: produciamo poche vetture ma abbiamo molta visibilità, è giusto che siamo da esempio per gli altri".

"Ogni giorno cerchiamo di capire cosa fare per essere di esempio" nel settore, osserva, anche se l'elemento dei costi energetici è sempre più 'pressante': "I costi dell'energia si sono triplicati rispetto al 2021" spiega, e anche se "restano digeribili per un'azienda come la nostra, stiamo fissando il budget 2023 per i costi energetici e non è facile". "Aspettiamo di vedere cosa succede nelle bollette con il nuovo modello, vediamo se ci sarà una separazione fra gas e le rinnovabili" aggiunge, rinnovando l'invito ai legislatori a chiarire l'eventuale 'apertura' ai "carburanti sintetici che possono essere un'opportunità se ci sarà permesso di usarli dopo il 2036".

"Per noi comunque il percorso è sempre più chiaro, guidato dalle decisioni dei legislatori: dal 2035 la gamma deve essere elettrificata" anche se questo - sottolinea Winkelmann - richiederà uno sforzo supplementare: "Anche le Lamborghini elettrificate dovranno mantenere la riconoscibilità degli elementi che le distinguono, dal design alle performance, dalle emozioni al sound".

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