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Trump: "Gerusalemme è la capitale di Israele"

06 dicembre 2017 | 19.22
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Donald Trump firma il memorandum su Gerusalemme (AFP PHOTO)
Donald Trump firma il memorandum su Gerusalemme (AFP PHOTO)

"Ho determinato che è ora di riconoscere ufficialmente Gerusalemme capitale di Israele". E' quanto annuncia alla Casa Bianca Donald Trump, per il quale "è un passo che si doveva fare da molto tempo per portare avanti il processo di pace". Si tratta, ha detto, di una "condizione necessaria per inseguire la pace".

Trump ha aperto il suo discorso sostenendo che "il mio annuncio segna un nuovo approccio nei rapporti israelo-palestinesi".

"Gerusalemme è la capitale di Israele" e questo, ha aggiunto, "non è né più né meno che un riconoscimento della realtà e la cosa giusta da fare; per questo ho istruito il Dipartimento di Stato di trasferire l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme".

DUE STATI - "Vogliamo un grande accordo per israeliani e palestinesi; non stiamo prendendo posizione sui confini - ha sottolineato il presidente - o sulla risoluzione dei confini contesi", perché la questione "riguarda le parti in causa". Ma gli Usa, ha detto Trump, "appoggeranno una soluzione a due Stati, se sarà concordata dalle parti".

LA PACE - Gli Usa, ha proseguito, "restano profondamente impegnati per un accordo di pace che sia accettabile per entrambe le parti e intendo fare tutto quello che è in mio potere per aiutare a trovare tale accordo". Trump ha quindi ribadito l'impegno della sua amministrazione per un "futuro di pace nella regione".

LA MODERAZIONE - "La pace non è mai al di fuori della portata di chi vuole raggiungerla, quindi oggi chiediamo calma, moderazione e tolleranza affinché ciò prevalga su chi semina odio. I nostri figli devono ereditare il nostro amore e non i nostri conflitti" ha detto il presidente americano.

STATUS QUO - Trump si è soffermato sull'impegno degli Stati Uniti "nel facilitare un accordo di pace che sia accettabile per entrambe le parti. Io - ha assicurato - intendo fare tutto ciò che è in mio potere per aiutare a trovare tale accordo. Senza dubbio - ha riconosciuto - Gerusalemme è una delle questioni più delicate in questi colloqui e gli Usa appoggeranno una soluzione a due Stati. Nel frattempo chiedo a tutte le parti di mantenere lo status quo e Gerusalemme sede sacra, compreso il Monte del tempio, e la nostra più grande speranza è quella della pace".

FUTURO - "Ribadisco l'impegno della mia amministrazione - ha concluso Trump - per un futuro di pace e sicurezza per la regione. Naturalmente ci saranno dei disaccordi su questo mio annuncio ma abbiamo fiducia che cercando di risolverli arriveremo alla pace".

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