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L'appello di Mezzaluna rossa: "Servono aiuti, manca benzina per le ambulanze"

14 luglio 2014 | 16.48
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Orab Fuqaha, responsabile dell'ufficio stampa della Mezzaluna rossa palestinese, ad Aki-Adnkronos International: "L'80% dei feriti sono civili, le riserve mediche sono sufficienti solo per un mese"

(foto Xinhua)
(foto Xinhua)

Nella Striscia di Gaza si sta assistendo a "bombardamenti indiscriminati" e "l'80% dei feriti sono civili, per la maggior parte donne e bambini". E' quanto denuncia in dichiarazioni ad Aki-Adnkronos International Orab Fuqaha, responsabile dell'ufficio stampa della Mezzaluna rossa palestinese, a sette giorni dall'avvio dell'offensiva israeliana contro la Striscia.

"Se l'offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza dovesse tradursi in un'operazione terrestre allora il fabbisogno di dispositivi medici e di personale sarebbe molto maggiore rispetto a quello attuale", sottolinea Fuqaha. "Noi ci stiamo preparando a far fronte a un simile scenario e abbiamo cominciato a prendere contatti con varie istituzioni perché inviino aiuti", afferma Fuqaha, aggiungendo che "molti Paesi si sono detti pronti a fornire aiuto".

"Muoversi a Gaza è possibile, ma molto pericoloso. Due giorni fa - ricorda - una vettura della Mezzaluna rossa che stava trasportando dei feriti a Deir el-Balah è stata colpita dalle schegge di un missile caduto in strada e l'autista è rimasto ferito". La situazione è particolarmente difficile al confine tra Striscia di Gaza e Israele, dove "per arrivare e poter evacuare i feriti è necessario coordinarsi con il Comitato internazionale della Croce Rossa".

Lo staff della Mezzaluna rossa palestinese a Gaza è composto da 500 persone tra dipendenti e volontari che lavorano sul campo. "La nostra responsabilità principale è fornire soccorso in situazioni d'emergenza in Palestina", afferma Fuqaha, sottolineando che anche tra le fila dell'organizzazione si sono registrati dei feriti. "Tre ambulanze sono andate totalmente distrutte a causa dei bombardamenti e ora sono fuori uso", oltre agli "ingenti danni al Centro di pronto soccorso e d'emergenza della Mezzaluna rossa nella regione di Jabaliya", colpito - ricorda - mercoledì scorso da alcuni razzi, che hanno fatto nove feriti tra gli operatori presenti sul posto.

Ormai, prosegue, "il Centro è stato totalmente evacuato e lo staff è stato trasferito al Pronto soccorso di Gaza". Fuqaha precisa come oggi "il principale problema cui dobbiamo far fronte a Gaza sia la mancanza di carburante". "Le riserve di dispositivi medici a nostra disposizione sono sufficienti, in tempi normali, per tre mesi, ma in caso di crisi - conclude - bastano solo per un mese. Di conseguenza se l'offensiva israeliana dovesse durare ancora avremo dei problemi e per questo lanceremo un appello a mandare aiuti".

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