Muove dagli anni Cinquanta coprendo un arco temporale che conduce alla fine del Novecento ricostruendo, attraverso le opere di artisti come Fontana, Burri, Manzoni, Dadamaino, Bonalumi, Scheggi, quello straordinario periodo creativo dell’arte contemporanea. “Oltre il confine della tela”, al MAG di Riva del Garda (www.museoaltogarda.it) fino all’1 novembre, si sofferma in particolare sulla produzione degli anni Cinquanta e Sessanta quando, a detta della curatrice Daniela Ferrari “l’arte italiana è protagonista di una rivoluzione estetica, paragonabile alla rivoluzione copernicana, a partire dalla quale si apre un nuovo modo di vedere e concepire il quadro e lo spazio che lo contiene”. La mostra spazia dai celebri “Concetti spaziali” di Lucio Fontana alla materia di Alberto Burri (di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita) espressa attraverso l’utilizzo di materiali poveri come sacchi di juta, legni bruciati, lamiere saldate, fogli di cellophane; dagli Achromes (opere non-colore, di un bianco assoluto) di Piero Manzoni alle tele di Agostino Bonalumi.
(Adnkronos/Travelnews24.it)