In cambio di denaro e altre utilità, avevano registrato numerosi esami, mai effettuati, di due studenti consentendo, ad uno dei due di conseguire la laurea in Medicina e quindi il possibile accesso alla professione medica
La Procura di Catania ha condannato due dipendenti dell'Università etnea per falso in atto pubblico e corruzione. I due, dipendenti della Facoltà di Medicina, erano coinvolti nelle indagini che nel 2013 portarono la Guardia di Finanza di Catania a far luce su una vicenda di lauree false. Uno è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione, mentre l'altro a 5 anni e 8 mesi.
Entrambi sono stati assolti invece dall'accusa di accesso abusivo a sistema informatico perché il fatto non sussiste. Il gip, inoltre, ha dichiarato i due imputati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e dichiarato estinto il loro rapporto con l'Ateneo di Catania. Nello specifico, i finanzieri, accertarono l'avvenuta registrazione di 20 esami, 19 per uno studente ed uno per l'altro, di fatto mai effettuati, in cambio di somme di denaro e altre utilità, consentendo ad uno degli studenti di conseguire la laurea in Medicina e dunque il possibile accesso alla professione medica.