A più di un anno dalla firma entrerà nel vivo lunedì prossimo, 16 marzo, l'accordo sulla rappresentanza firmato nel gennaio 2014 tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil. Sarà un incontro tra l'Inps e sindacati, infatti, a quanto apprende l'Adnkronos, ad avviare il meccanismo di certificazione degli iscritti, del conteggio cioè delle deleghe sindacali, la trattenuta operata dal datore di lavoro su esplicito mandato del lavoratori e comunicate all'ente di previdenza. Il primo passo, questo, per la determinazione del peso di ogni organizzazione sindacale che determinerà poi, al termine del percorso complessivo, la possibilità di sedere ai tavoli, e con quale 'forza', dei rinnovi contrattuali.
Un tragitto comunque ancora lungo che prevede, come step successivo, la trasmissione di questi dati al Cnel che provvederà ad 'incrociarli' con i voti raccolti da ogni sindacato nelle elezioni delle Rsu e che dovrà fare i conti anche con i tempi di un'eventuale soppressione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro sancito dal ddl Boschi di riforma costituzionale, ancora in discussione in Parlamento.
La prossima stagione di rinnovi contrattuali, dunque, che si aprirà a breve e che già si preannuncia tumultuosa, dovrebbe svilupparsi con le 'vecchie norme' e senza una certificazione ufficiale. Almeno questa è l'intenzione dei sindacati pronti ad un no secco in caso di un eventuale richiesta da parte delle aziende di procrastinare l'avvio delle trattative in attesa di dati certi.
