“Questo Pd mi preoccupa perché è sempre più in linea con gli interessi più forti e meno vicino agli interessi e alle domande delle persone che cercano lavoro e che sono precarie”. Così Stefano Fassina ai microfoni del Gr1.
Sul jobs act il Pd non presenta alcun emendamento, ma per l'esponente dem la "soluzione trovata non è soddisfacente. Rimane un intervento che fa arretrare le condizioni del lavoro, e la parte che dovrebbe contrastare la precarietà è puramente virtuale e senza risorse. Presentare emendamenti, dati i numeri in aula alla Camera, non avrebbe avuto senso. Sarebbe stato solo un modo per ritardare. Esprimeremo la nostra valutazione negativa nel voto che si farà sul provvedimento”.
A chi gli chiede se a suo avviso stia cambiando il dna della sinistra italiana, “il tentativo di Renzi - secondo Fassina - è un’innovazione regressiva. E’ evidente che il cambiamento è necessario, ma dev’essere un cambiamento progressivo. Invece l’innovazione proposta da Renzi è solo un’illusione: l’illusione che svalutando il lavoro si possa generare crescita e ripresa”.