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Lavoro, Fiom lancia la 'marcia della dignità'. Uilm dice sì al confronto, frena la Fim

16 febbraio 2023 | 21.33
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(foto Adnkronos)

Una "marcia della dignità", da Nord a Sud attraverso città, luoghi di lavoro, fabbriche, scuole, piazze "contro un governo che vuole dividerci". Arriva dal leader Fiom, Michele De Palma, oggi al suo primo congresso dei metalmeccanici della Cgil, la proposta con cui cercare di disinnescare il tentativo del governo "di dividerci per generare una guerra tra poveri, per impedire una vertenza generale per il salario, la stabilità’ e la sicurezza del lavoro". Una idea su cui De Palma chiama all’intesa i cugini di Fim e Uilm ma anche le associazioni ed i movimenti.

L’obiettivo è quello di unire, anzi, "di provare a riconoscerci tra le differenze". D’altra parte, ammonisce, "la destra non va al governo perché è più brava; la destra va al governo perché non c’è un’idea alternativa di mondo, perché ci si adatta. Noi vogliamo contribuire invece alla costruzione di un’idea diversa di società. Ecco perché è fondamentale riunire, unificare e rimettere insieme", continua a ripetere in un intervento davvero molto applaudito dalla sala stracolma del Padova Congresso.

"Loro vogliono dividerci e metterci in competizione: il Nord contro il Sud del Paese, migranti contro italiani, giovani contro anziani, lavoratori a tempo indeterminato contro precari, ambiente contro lavoro", prosegue ricordando come "mentre in Tv parlano di nazione unita, realizzano leggi che differenziano i diritti dei cittadini". Ed e’ sul salario e i rinnovi contrattuali, la difesa piu’ forte, soprattutto alla luce dell’inflazione galoppante di questi mesi. "Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare ad una gara al ribasso, anzi pensiamo che sia urgente costruire una piattaforma unitaria di tutti i lavoratori contro il carovita: non abbasseremo l’asticella dei salari, niente piu’ accordi al ribasso, niente piu’ accordi in deroga", scandisce all’indirizzo del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

E' una proposta che però arriva in un momento nuovamente delicato nei rapporti con Fim e Uilm. Alla sostanziale apertura del segretario generale delle tute blu della Uil, Rocco Palombella, almeno a valutare in un prossimo 'vertice' una possibile messa a terra dell’iniziativa si oppone a Fim in decisa frenata. "Detta così, la proposta ha bisogno anche di essere motivata, organizzata, studiata. Non ci sono limiti dal punto di vista dell’azione comune, l’importante è che queste azioni abbiano un valore sindacale: tutte le azioni che sono realizzate per cercare di condizionare la politica per costringerla ad affrontare i temi del lavoro, i temi della precarietà dello sviluppo e delle crisi industriali, del salario mi trovano pronto", spiega Palombella.

Decisamente cauto il leader Fim, Roberto Benaglia. "Credo che sia un tema da affrontare con molta calma. L’industria metalmeccanica in questo momento non e’ di fronte ad una deindustrializzazione, però l’idea di collegare le crisi aziendali anche con forme innovative può essere possibile: ma dovremo confrontarci su soluzioni, non solo sbandierare slogan. Non serve fare mobilitazione per noi, ma per incidere sui tavoli di crisi industriale", spiega. (dall’inviata Alessandra Testorio)

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