Aumenta il divario fra opportunità lavorative di Nord e Sud Europa. In paesi come Austria, Danimarca, Svezia, Estonia e Lettonia si registra una carenza di forza lavoro, mentre cresce la competizione per assicurarsi i pochi posti di lavoro disponibili in paesi come Grecia, Slovacchia e Spagna. E' quanto emerge dall'ultima edizione del Bollettino europeo delle offerte di lavoro, lo European Vacancy Monitor, che conferma la stagnazione nella domanda di manodopera nell'Ue per il secondo trimestre del 2013, con l'eccezione di una ''limitata crescita'' nel numero di posti di lavoro disponibili nel settore pubblico.
Complessivamente vi è stato un calo delle assunzioni del 4%, una diminuzione più marcata rispetto al trimestre precedente. E durante il periodo preso in esame dal rapporto le assunzioni sono aumentate in meno della metà dei paesi Ue.
"Il divario nelle prospettive di occupazione tra Europa del Nord e del Sud -ha commentato il commissario europeo per l'Occupazione, Laszlo Andor- è il segnale degli squilibri presenti sul mercato occupazionale europeo, che sono a loro volta collegati alle asimmetrie nell'Eurozona. La mobilità del lavoro potrebbe contribuire a ridurre tali squilibri". (segue)