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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

13 luglio 2016 | 09.30
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Si possono definire alcuni paletti a uno Stato azionista delle banche? Sì, almeno due, ma ne fisserei anche un terzo. Anzitutto deve trattarsi di un intervento che rispetti i requisiti della temporaneità e della straordinarietà, con quest'ultimo che non va considerato soltanto nell'extrema ratio dell'illiquidità. Poi aggiungerei un terzo elemento: l'europeizzazione delle banche aiutate". Così in un'intervista a 'Avvenire', Donato Masciandaro, direttore del dipartimento di Economia dell'università Bocconi.

"Comincerò la mia relazione annuale al Parlamento, giovedì, dicendo che l'Autorità anticorruzione non dà i numeri per dire se la corruzione è aumentata o diminuita perché noi non vogliamo alimentare leggende metropolitane come quella che la corruzione in Italia vale 60 miliardi. Il lavoro che stiamo facendo noi, invece, è costruire indicatori di anomalia costruiti su dati reali e oggettivi, come le proroghe degli appalti e delle concessioni o le aggiudicazioni senza gara di appalti che ci aiutano a capire quanto il mercato sia permeabile a fenomeni di corruzione. E da questi indicatori partiamo per mirare meglio la nostra azione di prevenzione". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone.

"Faremo tutto il possibile perché non ci siano discriminazioni verso le imprese europee, quindi anche italiane. Però questo rimane sempre un grande Paese, un grande mercato dove ci sono molte difficoltà, ma è anche un Paese che ha molto da dire e che quindi vive questa fase di transizione difficile complicata, ma è un grandissimo mercato e dobbiamo lavorare perché si aprano, diano più accesso al mercato, siano in linea con il Wto". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Emma Marcegaglia, presidente Eni, riferendosi al mercato cinese.

"Le casse puntano a estendere il welfare per i professionisti. Innanzitutto perché ce lo chiedono gli iscritti - che abbiamo intervistato in un'indagine mirata - che vorrebbero più copertura per la professione, certo, ma anche per la salute e la famiglia. E, quanto alle casse, la gestione collettiva di questi profili di rischio consentirebbe davvero un approccio di business, nel senso della sostenibilità finanziaria". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore' Nunzio Luciano, presidente di Cassa Forense e vicepresidente di Adepp.

"Una gran parte del Paese non si è modernizzata, non ha saputo cogliere le sfide della globalizzazione, non è riuscita a premiare la meritocrazia, è tuttora appesantita da una diffusa corruzione. Il punto qualificante è la contrattazione aziendale. Qui il governo ha lasciato libere le parti di contrattare ma finora non ci sono stati progressi. Non mi sembra che ci sia sufficiente consapevolezza né determinazione nel considerare questo come un punto essenziale. Perfino in Francia, dove le riforme del lavoro sono così difficili, su questo il governo ha deciso di imporsi". Così, in un'intervista a 'La Repubblica, l'economista Lorenzo Bini Smaghi.

"Una crescita per il 2016 intorno all' 1% era cosa annunciata e già anticipata dai dati usciti negli ultimi mesi. L'Italia è in ripresa, ma una ripresa debole. Questo, considerando la perdita di reddito dal 2008 significa che non torneremo ai livelli di reddito del 2007 ancora per molto tempo. La disoccupazione si prevede rimarrà superiore al 10% nei prossimi tre anni e ci sono regioni d'Italia dove non c'è nessuna opportunità per i giovani. Su tutto ciò ci vorrebbe una azione molto forte che preveda investimenti e un' attenzione speciale alla scuola e alla formazione. La difficoltà è che la spesa pubblica è limitata dal debito e per questo è necessario un patto nazionale per il riorientamento della spesa ed una tassazione, credo inevitabile, sulla ricchezza". Così in un'intervista a 'La Repubblica', l'economista Lucrezia Reichlin.

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