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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

28 novembre 2016 | 09.35
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Siamo in recessione e la tassazione sullo stipendio è ancora elevata. I lavoratori non avrebbero apprezzato un aumento. Quindi agli addetti al settore verrà riconosciuto il famoso carrello della spesa. Sono 450 euro tra il 2017 e il 2019 in buoni spesa. Esentasse per i lavoratori e per le aziende. l beneficio per le aziende è che per riconoscere un aumento di 100 euro non ne dovranno sborsare 200. Ci rimette il governo in termini di minori entrate fiscali, ma contribuirà a un rilancio dei consumi". Così, in un'intervista a 'Il Giornale', Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.

"E un provvedimento che sa di antico e rispecchia una logica basata su sfiducia e complicazione burocratica. Avevamo chiesto di spostare l'invio della certificazione unitaria al 31 marzo ma hanno dilazionato al 31 solo la consegna ai dipendenti, cosa che non cambia nulla". A dirlo, si legge su 'Il Sole 24 Ore, Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro.

"Ora mi sembra di intravvedere da parte della Germania una parvenza di ravvedimento, e la debole ripresa europea potrebbe consolidarsi e aumentare il passo, purché appunto non si continui a lasciare 'solo' Mario Draghi. Tutto questo potrebbe innescare un periodo confortante di sviluppo su base globale, in virtù della sinergia fra accelerazione americana e recupero europeo. Va poi considerato che la crescita della Cina secondo i nostri calcoli ha finito di frenare e ora potrebbe ripartire, spinta anche lì dai bassi tassi". Così, in un'intervista a 'Affari & Finanza' Allen Sinai, consigliere di quattro presidenti americani di entrambi i partiti (Reagan, Clinton e i due Bush), oltre che consulente della Fed.

"Le nuove tecnologie offrono molte opportunità ai giovani. Pensiamo all'elettronica e alla computing technology. Di questa realtà le nanotecnologie sono già il presente. Il futuro aprirà molte strade a chi ha competenze in questo ambito. Occorre una laurea in una disciplina scientifica pertinente con l'ambito specifico di specializzazione come fisica, chimica, scienze dei materiali o indirizzi di ingegneria. Per le nanobiotecnologie e nanomedicina vanno bene anche chimica farmaceutica, biologia o biotecnologie. E dopo un dottorato di ricerca". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi Sette', Davide Prosperi ricercatore dell'università di Milano-Bicocca.

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