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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

28 dicembre 2016 | 09.30
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"La prima leva parte dal dato che ci preoccupa di più: gli investimenti. Sono crollati, In Italia, del 30% rispetto a prima della crisi. Nasce qui il piano di incentivi fiscali automatici, Industria 4.0, che punta sulle nuove tecnologie e la meccanica tradizionale. Il secondo elemento è la riforma del lavoro, il Jobs Act è stato produttivo. L'occupazione comincia a riprendersi. Non basta, ma è un segnale chiaro". Così, in un'intervista a 'La Stampa', il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

"E' stato un anno molto difficile per le banche italiane. Il nostro sistema è solido. Il decreto appena varato non è conseguente a una situazione di dissesto, ma ad uno stress test condotto a luglio sullo stato di salute di una banca già in ristrutturazione. Un esercizio estremo, che era stato peraltro molto positivo per tutte le altre banche italiane esaminate". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', Antonio Patuelli, presidente dell' Associazione bancaria italiana.

"In agricoltura la stretta c'è già stata: adesso i voucher possono essere utilizzati solo per studenti, pensionati e persone in cassa integrazione. Credo sia una buona scelta, studiando i numeri potrebbe essere estesa ad altri comparti. Sono convinto che il contratto a tutele crescenti sia la strada giusta. La madre di tutte le questioni, compresi i voucher, resta la stessa: rendere il lavoro stabile più vantaggioso di quello precario". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', Maurizio Martina ministro dell'Agricoltura.

"Il Sud si trova non lontano dalla vetta, deve fare ancora dei passi per salire ma dall'alto il panorama è bellissimo. Perché il potenziale inespresso del Mezzogiorno è enorme. Ora bisogna solo accelerare la salita spingendo sugli investimenti pubblici e privati. La fiducia può tornare però , secondo Pan, solo se si procede rapidamente. Sia incoraggiando da subito gli investimenti delle imprese meridionali sfruttando a pieno le agevolazioni del piano industria 4.0 contenuto in manovra e il credito d'imposta diventato operativo nel 2016, misure che funzionano bene grazie al fatto che sono automatiche e senza burocrazia". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', S tefan Pan vicepresidente di Confindustria e presidente del consiglio delle rappresentanze regionali e per le politiche di coesione territoriale.

"Noi crediamo nel Sud con investimenti, innovazione e occupazione. E il Sud crede nella farmaceutica. Se tutti gli altri settori facessero altrettanto, il Sud ce la farà senz'altro. Nella farmaceutica a livello generale l'Italia è seconda alla Germania per presenza industriale, ma per la produttività pro-capite le sta davanti. Un gap che abbiamo colmato, e anche superato, in questi ultimi anni. Ma se l'industria farmaceutica fosse solo Sud, i dati che abbiamo raccolto ci dicono che saremmo addirittura oltre la Germania". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore' Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria.

"Ormai i nostri costi sono legati al lavoro, alla tecnologia, l'eventuale aumento del prezzo dell'energia per i costruttori di macchinari è meno rilevante. Chi, come noi, vende in euro e decide di lasciare i listini fermi, offre benefici aggiuntivi ai clienti, migliorando in media la propria competitività. Per il 2017 sono mediamente ottimista. In Italia abbiamo il superammortamento, all' estero un euro più competitivo. E anche l'arrivo di Trump potrebbe alla fine portate una ventata di novità positive". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', il presidente di Federmacchine Sandro Salmoiraghi.

"I voucher vanno aboliti. Non ci sono vie di mezzo. E se il governo non ha il coraggio di cambiare strada, neanche di fronte al risultato del 4 dicembre, allora ci penseranno gli italiani con il referendum promosso dalla Cgil. Vorrei far notare che in Europa i voucher non esistono. Mentre noi abbiamo altri contratti da applicare: a termine, stagionali, internali. Rapporti di lavoro veri che riconoscono contributi e diritti. Non è solo una questione di abuso. Con i voucher stiamo capovolgendo i diritti delle persone: il lavoratore diventa merce". Così, in un'intervista a 'La Repubblica' Maurizio Landini, leader della Fiom.

"La comunicazione obbligatoria e contestuale da parte di ogni imprenditore per affrontare la frode assieme all' effetto annuncio e denuncia da parte di giornali e sindacati sulle storture dell'utilizzo dei voucher qualche effetto di riduzione lo darà. Ma è la scarsità di controlli rispetto al boom di utilizzo dovuto alla parcellizzazione del lavoro a rendere necessario un intervento più strutturale. Con 150 milioni di voucher venduti ci sono appena 5mila ispettori del lavoro di cui solo 3mila operativi". Così, in un'intervista a 'l'Unità', Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil.

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