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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

20 gennaio 2017 | 10.09
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"L'ultima generazione è responsabile della perdita in Italia di oltre un quarto della terra coltivata per colpa della cementificazione e dell'abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato, che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari. Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo, si abbattono i cambiamenti climatici e i disastri che ne conseguono. Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l'Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell'attività agricola". Così, in un'intervista a 'Avvenire', il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

"So quanto l'Italia sia essenziale per l'Europa e l'Europa lo sia per l'Italia. Ma dobbiamo essere anche lucidi sullo stato dell'Europa: va migliorata. La Commissione lo vuole quanto il governo italiano. Ma l'Europa è costruita su regole adottate non da una burocrazia ma dagli Stati stessi. La Commissione Ue di Jean-Claude Juncker e io stesso ci sforziamo di agire con intelligenza, con finezza, in particolare nei confronti dell'Italia. Il vostro è il Paese che ha beneficiato della maggiore flessibilità in tutta Europa: per gli investimenti, le riforme strutturali, i rifugiati, i terremoti e a causa di una congiuntura negativa". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari monetari.

"Ritengo che occorre davvero spostare l'asse dell'intervento pubblico dalle politiche passive a quelle attive. Tuttavia, rimango convinto che nessun provvedimento possa rivelarsi davvero utile se non supera l'approccio burocratico-amministrativo. Fare politiche attive non significa limitarsi a compilare carta. Invece, occorre efficacemente realizzare percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo, che si concludano con l'ottenimento di una vera occasione di lavoro per le persone. Questo sono tenute a fare le agenzie per il lavoro, che devono la loro ragione di successo solo al matching effettivo tra candidati e imprese clienti. È necessario pertanto impostare un sistema meritocratico che premi i soggetti che sanno raggiungere gli obiettivi occupazionali. Inoltre, è bene ricordare che le agenzie per il lavoro sono realtà capaci di professionalizzare ulteriormente chi oggi è in cerca di lavoro intervenendo sul versante dell'occupabilità delle persone". Così, in un'intervista a 'Libero', Rosario Rasizza presidente di Assosomm.

Sicuramente resta invariato l' impianto della disciplina dei licenziamenti. Ma il Jobs Act non avrebbe dovuto essere solo questo: il Jobs Act prevedeva un disegno complessivo che avrebbe dovuto spostare l' asse dalle politiche passive a quelle attive. Ma questo spostamento non è stato realizzato. Si continua a parlare di tipologie contrattuali ma non degli strumenti e delle misure per portare le persone al lavoro agevolando l' incrocio domanda e offerta". Così, in un'intervista a 'Libero', l'assessore al Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea.

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