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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

22 marzo 2017 | 10.36
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Si invocano frontiere e muri, nella convinzione di essere più protetti nel proprio alveo nazionale, perché si pensa che l'Ue, complicata e litigiosa, non sia in grado di tutelarci. Ciascuno di noi, se si sente insicuro in strada (l'Europa), chiude a doppia mandata l'uscio di casa (il proprio paese). L' incapacità dei governi degli Stati Ue di collaborare su opzioni risolutive, determina la sfiducia nell'Unione. Il disegno politico degli anni Cinquanta fu coraggioso e poteva fallire dopo poco tempo: fu la capacità politica dei leader a guidarlo al successo di decenni di pace e di diffusione del benessere". Così, in un'intervista a 'Avvenire' Enzo Moavero Milanesi, ministro per gli Affari europei nei governi Monti e Letta.

"E' fondamentale che anche le regioni, gli enti locali, le imprese, il mondo del lavoro si scuotano, escano da attendismi e rivendicazionismi.Il Sud paga il conto più salato perché il carattere non congiunturale di questa crisi ha reso evidenti i limiti di tutte, tengo a dire tutte, le politiche meridionalistiche di questi ultimi decenni. Per un verso tarda ancora un'assunzione di responsabilità delle classi dirigenti meridionali, dal ceto politico a quello imprenditoriale, intellettuale. Il Mezzogiorno ha bisogno di una rifondazione delle sue scelte in sintonia con i mercati internazionali. I fondi europei devono smettere di essere l'ultima versione dell'arte di arrangiarsi". Così, in un'intervista a 'Avvenire', il viceministro Pd dello Sviluppo economico Teresa Bellanova.

"Politica monetaria e fiscale devono essere coordinate per raggiungere il miglior effetto possibile. Entro il 2017 il Quantitative Easing andrà a esaurirsi. Quindi l'effetto positivo sui tassi di interesse e di cambio verrà ridimensionato mentre il Fiscal Compact - la cui revisione è prevista quest'anno - rischia di essere prorogato così com'è. L'Italia deve opporsi o rischia manovre di austerità per oltre 30 miliardi in due anni. Stiamo entrando nella tempesta perfetta: politica fiscale e monetaria sbagliate colpiranno insieme la nostra economia". Così, in un'intervista a 'Il fatto quotidiano', l'economista Marcello Minenna.

"Il governo non aveva scelta: per evitare il referendum doveva cancellare i voucher e intervenire sugli appalti. Siamo contenti perché è stato riconosciuto che il voucher è uno strumento di precarietà. Ora il governo si è impegnato a un intervento per portare normalità e legalità nel sistema degli appalti". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

"Vennero da me due parlamentari M5S, Cominardi e Ciprini, e mi chiesero se esistevano metodi sociologici per capire come evolverà il mercato dal lavoro tra dieci anni. Ne è venuta fuori una ricerca, che ora Chiarelettere pubblicherà. Grillo legge il rapporto e mi telefona. Chiedeva di passare un' oretta con me. Sono andato a Milano. C'erano lui e Casaleggio, il giovane. Avevano la ricerca con tutte sottolineature. Avevano un' ora di tempo, siamo stati tre ore. Ho spiegato che il lavoro diminuirà ancora. Spero che tutto questo si traduca poi in proposte di legge. La prima potrebbe essere la riduzione dell'orario di lavoro a 36 ore". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Domenico De Masi, sociologo e uno dei consulenti interpellati da duo Grillo-Casaleggio jr.

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