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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

30 maggio 2017 | 09.37
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"L'Italia deve aprire un negoziato con l'Europa con l'obiettivo di portare a casa un divieto assoluto. Intanto però riconosco che il provvedimento dell'anno scorso che riguarda solo le tv generaliste e nella fascia oraria 7-22, è insufficiente. Quindi da qui alla Legge di bilancio il governo deve lavorare assieme agli enti locali e alle associazioni per trovare una soluzione". Così, in un'intervista a Avvenire, il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, delegato al settore giochi.

In riferimento all'obbligo di vaccinazione per i minori, "Nella scuola dell'obbligo, da sei a sedici anni, nessuno resta a casa, su questo punto non c' è alcun dubbio. Con questo decreto noi stiamo salvaguardando la comunità dei minori e non puoi non guardare con i loro occhi, non puoi lasciarli a casa, non puoi far scattare un obbligo mettendoli fuori dalla scuola. In mancanza di certificati, i dirigenti scolastici dovranno segnalare il caso alla Asl che se ne dovrà occupare. Se i genitori rifiutano di vaccinare i propri figli, la segnalazione andrà fatta al Tribunale dei Minori. Ma i bambini dovranno andare a scuola: parliamo di scuola dell'obbligo, la tutela alla salute deve trovare un equilibrio con la tutela all' istruzione". Così, in un'intervista a Il Corriere della Sera, il ministro del Miur, Valeria Fedeli.

"Il caporalato, con particolare riferimento al comparto agricolo, è una piaga sociale che Assosomm è decisa a combattere, proponendo una serie di provvedimenti che potrebbero contribuire a sradicare il fenomeno del sommerso. Come? Ecco i quattro punti di Assosomm. 1) Progettare campagne di comunicazione per sensibilizzare i lavoratori alla ricezione del sistema normativo. I lavoratori, anello più debole della catena, devono essere consapevoli e convinti di far parte di un sistema etico, denunciando qualsiasi irregolarità. 2) Non puntare tutto sull'inasprimento delle pene, ma sui vincoli preventivi. Una sanzione, per quanto pesante, viene stabilita a danno ormai fatto. Solo l'esistenza di una serie di precondizioni può garantire una minore occorrenza di infrazioni. Bisogna inoltre considerare quanto non sia semplice, in ambito agricolo, scovare situazioni di illegalità. Prevenire è meglio che curare, come sempre. 3) Coinvolgere nell'ottica della riforma tutta la filiera del prodotto, tra cui le aziende di distribuzione, creando una rete di qualità. La parola d' ordine è responsabilizzazione: ciascun soggetto coinvolto, cioè, deve rispondere della correttezza della propria intermediazione. Tutti devono assicurare un adeguamento alle norme. Un impegno congiunto degli operatori, in tal senso, contribuirebbe, inoltre, alla difesa del made in Italy. 4) Creazione di un bollino qualità da apporre sui prodotti alimentari a garanzia del consumatore". Così, in un'intervista a Il Giornale, il presidente di Assosomm, Rosario Rasizza, che siede anche alla guida di Openjobmetis.

"Andremo fino in fondo: la Cgil si appella al Presidente della Repubblica, scenderemo in piazza, ricorreremo alla Corte costituzionale. Non era mai accaduto nulla di simile nella storia della nostra Repubblica: approvare una legge per evitare una consultazione referendaria, e poi riproporla il giorno prima della data in cui si sarebbe dovuto votare. a nostro parere si sta violando l' articolo 75 della Costituzione, perché si è aggirato, come non era mai accaduto prima nella storia della nostra Repubblica, un quesito referendario per cui era già stata indetta una consultazione popolare, poi annullata grazie a una legge. Se l'emendamento passato in Commissione Bilancio dovesse diventare legge, faremo ricorso alla Consulta. Aggiungo che è anomalo anche l'aver inserito questo tema in una manovra economica, senza soddisfare il requisito dell'urgenza e dell'unicità dell'argomento". Così, in un'intervista Il Manifesto, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

Sul lavoro occasionale: "Mi auguro che il tempo che ci rimane da qui all'approvazione definitiva sia utilizzato per ricucire un dialogo tra tutti i protagonisti politici e sindacali. Il Governo non si sottrarrà a questo compito. Nella speranza che qualcuno non voglia trasformare una norma pensata nell'interesse dei lavoratori, del contrasto al lavoro nero e all'evasione contributiva, delle microimprese italiane, in terreno di scontro politico, sostenendo che la regolazione del lavoro occasionale possa andare bene per le famiglie, per il lavoro in agricoltura di studenti e pensionati, per le associazioni caritatevoli, ma non per quelle piccolissime attività imprenditoriali che, agendo ad esempio nel campo turistico, presentino occasionali esigenze nel periodo estivo". Lo scrive su Il Sole 24 Ore, A nna Finocchiaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento.

"Per non rimanere disoccupato un giovane deve studiare l'inglese di oggi che è la programmazione digitale. Il marketing e la finanza ora passano da lì e bisogna almeno capirne il linguaggio. Non a caso da settembre avremo un corso di coding per tutte le classi al primo anno in cui si imparerà il programma Python per leggere e raccogliere i dati. Attiveremo anche un triennio di economia e management di computer science con tanta statistica e tutte le altre discipline viste alla luce del coding. Bisogna poi essere aperti a varie prospettive, tenendo presente che conta l'esperienza che si fa ma anche dove. In un curriculum il nome di una grossa azienda fa la differenza per la carriera, così come una startup brillante. La finanza tira meno che in passato, ora vanno digitale e consulenza". Così, in un'intervista a Libero il rettore della Bocconi, Gianmario Verona.

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