cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 15:50
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

02 novembre 2017 | 10.05
LETTURA: 4 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Le nostre comunità devono poter vedere il contributo, spesso silenzioso, dato dagli stranieri. E' l'unica via per uscire dal rischio crescente dell'intolleranza. Laddove c'è capitale sociale, l' integrazione funziona. Bisogna poi favorire l' accoglienza diffusa, arrivando al superamento progressivo delle grandi strutture. Ciò può essere garantito da una filiera dell'ospitalità che non sia controllata dalla politica e che sia il più trasparente possibile. Quanto ai cosiddetti migranti economici, è necessario ripristinare i percorsi ordinati che abbiamo smarrito dai tempi dei decreti flussi". Così, in un'intervista ad Avvenire, il presidente di Federsolidarietà Confcooperative, Giuseppe Guerini.

"Dobbiamo fare deficit e sforare la regola del 3%. Per rimettere in piedi il Paese e far ripartire l'economia e le famiglie servono investimenti e misure strutturali. Non ci dobbiamo far spaventare dal terrorismo del debito e del deficit, perché se continueremo ad aver paura resteremo succubi di un sistema che fino a oggi ci ha fortemente penalizzato. E prima delle ragioni dell'Europa, ci sono le ragioni delle tante famiglie che non ce la fanno e delle tante piccole e medie imprese che ogni giorno chiudono o finiscono nelle mani dell'usura. Un debito buono, che si ripaga da sé con lo sviluppo, è possibile". Così, in un'intervista a Avvenire, Luigi Di Maio, il candidato premier di M5S.

"Il Regno Unito verrà impoverito dalla Brexit. Non c'è dubbio. Anche se i cittadini non se ne accorgeranno subito, perché la perdita del loro potere di acquisto avverrà lentamente. Tutti i più importanti economisti sono d'accordo su questo, anche se il governo britannico ha deciso di non ascoltarci. Se nessun accordo viene raggiunto entro il marzo 2019 e la Gran Bretagna rompe con la Ue, verranno imposte dei dazi da parte degli altri Paesi sulle merci britanniche, merci che dovranno essere controllate ai confini generando ingorghi e interruzione di catene di produzione. Una situazione disastrosa, che potrebbe portare a una recessione nel Regno Unito". Così, in un'intervista a Avvenire, Holger Breinlich, esperto di economia internazionale del Regno Unito, docente alla 'London School of Economics' e all'università di Nottingham.

"Da persona competente il presidente dell'Inps infilza anche il luogo comune, da Bar Sport, secondo il quale il blocco dell'aggancio automatico andrebbe tutto a vantaggio dei giovani. 'Ciò potrebbe provocare -sostiene Boeri- un forte aggravio dei costi del servizio del debito pubblico e un conseguente aumento dello spread. E un punto in più di tasso d' interesse sui nostri titoli di Stato, costa circa 2 miliardi di euro all' anno ovvero cinque volte le risorse destinate alla decontribuzione l'anno prossimo in una manovra che dovrebbe finalmente guardare ai giovani". Quanto ai fatidici 67 anni di età per il pensionamento, Tito Boeri conferma ex cathedra che si tratta di una leggenda metropolitana (la definizione è nostra): 'Oggi la vita lavorativa media in Italia è di 31 anni, contro i 37 della media europea. L'età effettiva di pensionamento -aggiunge- è da noi poco superiore ai 62 anni. Quindi di fatto stiamo alzando l' età a 62 anni e cinque mesi'. Se non lo si facesse 'saranno i giovani a dover andare in pensione a 75 anni o ancor più in là'. Con buona pace di chi si prodiga a difenderli. A parole". Lo scrive su, Italia Oggi, Giuliano Cazzola, esperto di politiche previdenziali.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza