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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

26 gennaio 2018 | 09.38
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Dobbiamo intanto tenere gli Stati Uniti al tavolo delle regole multilaterali. L' Europa, e mi sembra un buon segnale la disponibilità americana a riprendere la trattativa sull' accordo Ttip, è l'unica che possa farlo. E' comprensibile che gli Usa dicano: 'Siamo il mercato più aperto del mondo, ma le spese le fa la nostra industria'. Sarebbe inaccettabile, invece, se la difesa fosse quella minacciata. Se, per esempio, uscissero effettivamente dal Nafta e da altri accordi di libero scambio. Se insistessero a bloccare, come stanno facendo, la nomina dei giudici che decidono sui contenziosi all'interno del Wto: significa paralizzarla, l'Organizzazione mondiale del commercio". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, Emma Marcegaglia, presidente di Eni e delle Confindustrie Ue.

"Siamo presenti in 22 Stati americani, soprattutto nel Midwest. Abbiamo tutto il mix: eolico, idroelettrico, geotermico, e solare. E impieghiamo circa mille dipendenti. I settori che crescono di più sono eolico e solare, e punteremo soprattutto su questi. Abbiamo sia pannelli solari italiani che cinesi. I dazi imposti da Trump? Potenzialmente ci toccano ma pensiamo che l'impatto sarà molto ridotto, perché hanno una componente di costo tutto sommato ridotta sul totale dell'impianto". Così, in un'intervista a Corriere della Sera, Francesco Starace, ceo del gruppo elettrico Enel.

"E' necessario che ci sia un forte presidio politico tra due grandi paesi come Italia e Francia, perché è la politica che alla fine manca nelle relazioni, l' conomia poi segue. Il progetto del Trattato è in qualche modo anche frutto del negoziato su Fincantieri-Stx Certo, e sappiamo bene come ormai sia necessario guardare avanti in modo pragmatico in chiave Ue: serve uno statuto delle imprese europee, un progetto che guardi lontano e che possa allargare il perimetro di azione delle imprese. L'accordo Fincantieri-Stx è in questa chiave, quella di creare un'impresa europea che non abbia dei confini nazionali. Così, in un'intervista a Il Sole 24 Ore, l'economista Jean-Paul Fitoussi.

"Non dobbiamo dimenticare che più produttività, a parità di domanda, vuol dire meno occupazione mentre abbiamo visto sopra che l'obiettivo è anche quello di espandere l'occupazione. A questo fine è necessario che sia anche la domanda interna ad aumentare in modo significativo, poiché la dinamica di quella estera non è da sola in grado di garantire che l'innovazione fornisca sia più produttività, sia più occupazione. Per arrivare a questo risultato è necessaria un'azione coordinata a livello internazionale per l'istituzione generalizzata di normative di salario minimo a livelli significativi". Lo scrive su Il Sole 24 Ore, Paolo Onofri, vicepresidente Prometeia.

"In questi giorni sono state firmate le convenzioni tra Anpal Servizi e le Regioni, che ci permetteranno di iniziare a operare concretamente sui territori e a mettere in pratica quella sinergia tra livello centrale e locale che rimane il nostro faro. A un anno dalla nascita dell'Agenzia entriamo finalmente nel vivo dell'azione e non solo su questo fronte, ma anche su quello dell'alternanza scuola-lavoro, saremo a brevissimo dentro le prime scuole con i nostri operatori, così come quelli dell'assegno di ricollocazione, che va adesso a regime, degli incentivi al lavoro, che stanno dando ottimi risultati e tanti altri ambiti". Così, in un'intervista a Libero il presidente dell'Anpal, Maurizio Del Conte.

Sullo stesso argomento, sempre su Libero interviene anche Cristina Grieco, assessore al Lavoro in Toscana e presidente della IX commissione della Conferenza delle Regioni: "Gestioni, modelli e orientamenti politici delle Regioni sono tra loro molto differenti. Nonostante questo si è riusciti a far sintesi, anche con i ministeri. Abbiamo lavorato sul cosa fare per garantire i livelli essenziali di prestazione su tutto il territorio nazionale. Ora le regole saranno più che mai condivise, anche sull' accreditamento. L'impianto della riforma del lavoro supponeva un accentramento delle competenze, oggi un organo come l'Agenzia nazionale per le politiche attive continua invece ad esistere, sì, ma come coordinamento delle varie agenzie o dei settori delle singole regioni".

"Non si può risparmiare sulla sicurezza e quindi non si può risparmiare sulla manutenzione. Ci sono troppi pochi operai che operano in questo settore così come sulla diagnostica. Se l'organico è ristretto va subito rafforzato. Dovremmo guardare alla Svizzera e alla Germania. In entrambi i casi la gestione è pubblica e il servizio ottimo. I modelli possono essere diversi ma per essere efficienti serve trasparenza, capacità manageriale e ascolto di chi usufruisce dei servizi. Qui in Lombardia questo non è mai successo". Così, in un'intervista a Il manifesto, Dario Balotta, presidente dell'Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni e Trasporti.

"Ci vuole grande coordinazione e affiatamento tra i soccorritori. Ieri, c'erano 420 persone al lavoro, di cui 90 vigili del fuoco arrivati anche da Bergamo e Varese. Abbia-mo impiegato 16 automezzi e un elicottero. E' importante, poi, il personale dell'unità Urban search and rescue (Usar) addestrato per attività di soccorso dopo tragedie: valutano i rischi, localizzano le vittime e i superstiti e danno i primi soccorsi in attesa dei medici. Ieri operavano uomini che erano intervenuti anche a Rigopiano. Alle 10 avevamo soccorso 116 persone". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, Gaetano Vallefuoco, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Milano.

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