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Lidl: +135% paga domenica

06 marzo 2018 | 11.55
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Lidl: +135% paga domenica

Svolta contrattuale per i 13mila addetti italiani della Lidl, il gruppo tedesco della grande distribuzione organizzata presente in 30 Paesi del mondo con oltre 200mila collaboratori e più di 10mila punti vendita di cui circa 600 distribuiti in Italia. I sindacati di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione aziendale hanno infatti siglato, nella notte a Bologna, il rinnovo dell’integrativo scaduto nel 2012.

Tra le novità la volontarietà della prestazione domenicale, in base al principio dell’equa ripartizione,retribuita con una maggiorazione del 135% e il monitoraggio sperimentale per sei mesi del lavoro supplementare per i lavoratori con contratto di lavoro part-time che, su base volontaria, potranno incrementare la prestazione settimanale di 5 ore portando di fatto l’orario settimanale da 20 a 25 ore e da 25 a 30 ore.

L'incremento dell'orario di lavoro individuale prevede la sottoscrizione di un patto di flessibilità che consentirà la variabilità della collocazione temporale della prestazione, compresa tra 1 e 5 ore settimanali, mentre la retribuzione mensile sarà pari alle ore stabilite dal contratto individuale del part time sperimentale, compresi tutti gli istituti diretti, indiretti e differiti. Eventuali ore aggiuntive prestate saranno retribuite con la maggiorazione economica del 35% prevista dal contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi Confcommercio mentre per la missione e la trasferta è previsto il rimborso spese chilometrico.

Per quel che riguarda il welfare aziendale l'intesa ha previsto la concessione, fatta a tutti i lavoratori di ''Buoni Spesa'' del valore di 100 euro utilizzabili presso le filiali Lidl oltre al ''Buono Nascita'' di 100 euro per ogni figlio nato o adottato per l'acquisto di prodotti legati all'infanzia. L'intesa prevede inoltre l'estensione del congedo matrimoniale e dei permessi alle unioni civili e contempla tra l'altro il riconoscimento dell'aspettativa non retribuita fino a un anno di vita del bambino. "E' una intesa innovativa e la normativa sulla flessibilità contrattata con la possibilità di incrementare il salario, il potenziamento degli interventi di welfare aziendale e l'introduzione di importanti misure sui diritti sociali, in una azienda dove l'occupazione femminile è prevalente, si muovono verso la giusta direzione", commenta il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto.

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