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Statali, "nuovo contratto scelta inevitabile"

04 aprile 2018 | 11.59
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(FOTOGRAMMA)
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I sindacati rispondono alla Corte dei Conti, 'delusa' dal nuovo contratto. "L'avere destinato tutte le risorse finanziate alle retribuzioni tabellari è stata una scelta di Cgil, Cisl e Uil proprio in considerazione del prolungato e ormai insopportabile blocco. Scelta concordata con l'Aran e inevitabile, considerate le aspettative dei 260.000 lavoratrici e lavoratori del comparto delle Funzioni centrali".

Ad affermarlo in una nota sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa in merito a quanto sostenuto dalla Corte dei Conti che, "certificando la compatibilità economica del nuovo Ccnl delle Funzioni centrali, ha espresso nella sua delibera alcune considerazioni sui contenuti che ci permettono di ribadire, e ancor meglio specificare, quanto sostenuto nei giorni scorsi, a proposito di qualità del nuovo Contratto Nazionale delle Funzioni Centrali".

AUMENTO - L'aumento del 3,48% delle retribuzioni "è superiore al tasso di inflazione programmata negli ultimi tre anni, calcolato con qualsivoglia parametro - spiegano i tre sindacati - e certamente non parliamo di un completo ristoro del potere d'acquisto perso in oltre 8 anni di blocco contrattuale, ma possiamo affermare adesso di avere riaperto decisamente un processo di accrescimento delle retribuzioni che da troppo tempo era atteso".

BLOCCO - "Noi sosteniamo da tempo - proseguono - la necessità e urgenza di liberare risorse importanti per riconoscere maggiore retribuzione accessoria, per aggiornare il sistema delle indennità, rifinanziare progetti di accrescimento della produttività, assegnare maggiori finanziamenti alle carriere ma vorremmo rammentare che il principale ostacolo sul percorso, che anche la Corte dei Conti giudica necessario, è rappresentato non tanto dagli orientamenti e dalle scelte del nuovo Ccnl bensì dal blocco stabilito dal d.lgs. 75 del 2017 che all'art. 23 comma 2, fissa il tetto alle risorse destinate al trattamento accessorio con riferimento allo stanziato del 2016".

CORTE CONTI - Insomma, aggiungono i sindacati, "anche a voler agire più in armonia con le indicazioni della Corte dei Conti, che vorremmo ribadire non hanno impedito la certificazione del Ccnl, è proprio l'aver fissato un tetto di tale entità che ha reso impraticabile il percorso indicato dalla Corte".

CONTRATTO - "Nonostante questi vincoli - concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa - il nuovo Ccnl delle Funzioni Centrali rafforza la certezza di destinazione di una quota prevalente delle risorse variabili alla performance e incentiva la contrattazione di sede, laddove l'innovazione organizzativa può incidere, in maniera significativa, a generare l'incremento della produttività".

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