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Mestieri: la stilista, cerco cinque sarte e non le trovo

22 giugno 2017 | 13.14
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Mestieri: la stilista, cerco cinque sarte e non le trovo

C’è ancora qualcuno, in Italia, che voglia fare carriera con ago e filo? Secondo Angela Formaggia, che trent’anni fa ha fondato il suo atelier milanese 'Sartoria Angela Alta Moda', sembrerebbe di no. E ciò pare davvero strano a questa erede della tradizione sartoriale milanese, non solo perché in un periodo di contrazione del mercato l’offerta di lavoro continua a superare la domanda, ma perché la moda made in Italy, che ancora oggi traina l’economia nazionale, ha saputo raggiungere certi traguardi proprio così: abili sarti diventati poi stilisti famosi in tutto il mondo.

"Cerco cinque sarte. E non riesco a trovarle", è il suo disperato appello. "Cerco sarte esperte -spiega Formaggia- dalle grandi capacità, mani abili che siano 'cresciute' in importanti atelier o maison d’alta moda. Professioniste custodi del made in Italy che abbiano voglia di condividere con noi il loro sapere e che abbiano il desiderio di mettersi in gioco in una realtà lavorativa dove creatività, manualità e cura sono fondamentali".

Del resto, la manifattura italiana è sempre stata molto richiesta anche all’estero e in questi ultimi anni stiamo assistendo a un vero e proprio 'Rinascimento manifatturiero', che richiede maggiore forza lavoro per far fronte alla domanda. Già nel 2015, lo studio 'Business Innovation Observatory - Collaborative Economy: collaborative production and the maker economy', della Commissione europea, ha evidenziato che il trend occupazionale dell’artigianato e delle professioni basate su 'antichi saperi' è in crescita.

Altri dati positivi arrivano dalla pubblicazione 'Artigianato e piccole imprese patrimonio per i territori. Nuove traiettorie di sviluppo', edito da Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino e Università Politecnica delle Marche. Il libro indica come l’Italia sia prima tra le principali 20 economie del mondo per occupazione nelle Mpi, con una quota di 27,6 punti superiore alla Germania, di 31,9 punti superiore al Regno Unito, di 34,9 punti superiore e di 39,4 punti superiore agli Stati Uniti. Insomma, la piccola impresa ha preso lo spazio economico abbandonato dalla grande impresa.

In linea con questo trend, anche 'Sartoria Angela Alta Moda' conosce un momento di grande crescita della domanda proveniente in gran parte da mercati esteri, attratti proprio dal gusto di indossare quelle creazioni sartoriali rese possibili solo dal 'fatto a mano'. Da qui la ricerca continua di nuove professioniste sempre più rare e contese sul mercato. E’ per questo che Angela, oltre a cercare figure professionali con un background di conoscenze molto solido, si occupa personalmente di formare giovani leve provenienti dalle più importati scuole di moda. Apprendiste che ripercorrono le orme delle proprie nonne e riscoprono antichi mestieri e saperi della tradizione italiana.

"A scuola imparano le basi, ma solo con la pratica si apprende questo lavoro", spiega Angela Formaggia. "Per me è realmente importante -conclude- mostrare loro come sia fondamentale studiare a fondo la figura di ogni donna e interpretarne i desideri. La più grande soddisfazione di chi svolge quest’arte è vedere con i propri occhi ogni donna realizzata".

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