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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

03 maggio 2016 | 10.54
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Viviamo una grave crisi dell'unità europea e del processo di integrazione. Ma abbiamo appena vissuto un intervento storico del presidente degli Stati Uniti, che non è stato sottolineato abbastanza. Obama si è rivolto ai popoli europei e alle leadership. Ha fatto capire che gli Usa non vogliono più trattare con i singoli Stati europei, ma con l' Europa nel suo insieme. Ha detto che la relazione speciale tra Washington e Londra non avrebbe più senso se Londra non restasse nell'Ue. E ha usato un' espressione che mi ha colpito per la sua durezza: "È nella nostra natura umana l' istinto, quando il futuro appaia incerto, di ritrarsi nel senso di sicurezza e di conforto della propria tribù, della propria setta, della propria nazionalità". Insomma, Obama ha messo gli impulsi neonazionalistici sullo stesso piano degli istinti tribali". Così il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano in una lunga intervista al Corriere della Sera.

"Noi abbiamo sempre rispettato le autorità indiane facendoli tornare a New Delhi dopo la permanenza in Italia e le sentenze del tribunale arbitrale. Continueremo a farlo. Il procedimento non è concluso, i giudici dell' Aia hanno riconosciuto come valide le ragioni giuridiche della posizione italiana in base al diritto internazionale e questo ci dà soddisfazione, però sappiamo che la vicenda non è affatto conclusa. Del resto fino al 2018 non arriverà la decisione definitiva, sino a quel momento molto può ancora succedere". Lo dice il ministro della difesa Roberta Pinotti al Corriere della Sera a proposito del rientro in Italia di Salvatore Girone.

Giorgio Parisi, il fisico italiano più autorevole e una voce molto ascoltata nella comunità scientifica, parla con il 'Fatto Quotidiano' del Piano Nazionale per la Ricerca (PNR) approvato dal Cipe. "Il piano c' era già, messo a punto dall' ex ministro Carrozza nel 2014 e approvato in Consiglio dei ministri. Prevedeva 900 milioni l' anno. Invece di finanziare quel Pnr già pronto, il governo Renzi ha preferito lasciare la comunità scientifica senza Piano per due anni e poi farne uno nuovo. Il finanziamento previsto dal nuovo Pnr è di 200 milioni inferiore a quello della Carrozza", dice.

"Dal trattato transatlantico possiamo avere grandi vantaggi, come imprese italiane. Ma sulle tutele e sugli standard comuni l' Europa non deve cedere". L'imprenditrice torinese Licia Mattioli segue da vicino le sorti del Ttip: è sua la delega all' internazionalizzazione per Confindustria e dice a La Repubblica:"Il sistema dei dazi, per come funziona oggi, ci penalizza: noi europei paghiamo dazi maggiori. La liberalizzazione ci consentirà di essere più competitivi e darà respiro a tanti settori: penso ai gioielli o alla moda made in Italy. Ma i vantaggi non devono andare a discapito delle regole, anche noi abbiamo a cuore le tutele, gli standard, la sicurezza. Non vogliamo mica la carne agli ormoni in Europa".

"Un'arrabbiatura e un' umiliazione: ecco la genesi dell' Erasmus. Ho promesso a me stessa che nessun altro studente avrebbe dovuto subire un' offesa come quella che avevo patito io». Gli occhi vivi e curiosi, la lingua veloce e forbita, la testa che corre nel tempo connettendo date e dati, aneddoti e visioni: sorride, con affetto e orgoglio, quando le si chiede se è vero che allievi e colleghi di mezza Europa l' hanno soprannominata «Mamma Erasmus». Sofia Corradi, 82 anni, si racconta a La Stampa. Fino al 2004 Professore di Educazione Permanente all' Università Roma Tre, è la persona a cui quattro milioni di studenti devono dire grazie: è lei che, per prima, nel 1969 ha ipotizzato nero su bianco un programma di mobilità tra atenei.

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