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Fiere: Riello, con 60 mld giro affari annuo è asset da sostenere

03 maggio 2016 | 17.35
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Ettore Riello presidente Aefi
Ettore Riello presidente Aefi

"Le fiere generano affari per 60 miliardi di euro l’anno dando origine al 50% dell’export delle imprese italiane. Un asset che, come avviene in altri Paese europei, dovrebbe essere fortemente sostenuto e non penalizzato da interpretazioni normative ambigue come sta avvenendo in Italia". A dirlo oggi Ettore Riello, presidente di Aefi-Associazione esposizioni e fiere italiane, in occasione del convegno 'Le fiere italiane: quadro giuridico ed economico, situazione attuale e prospettive nel mercato globale'.

“La recente attenzione -spiega- da parte delle istituzioni all’asset fieristico rischia di essere completamente vanificata dalla mancanza di risposte concrete alle istanze del settore in merito a: assetto societario, conseguente regolamentazione in materia di trasparenza, nonché tassazione fiscale degli immobili".

"L’impatto assolutamente vitale di tali misure -ricorda- grava le fiere di un peso che non possono più sostenere, mettendo a serio rischio di sopravvivenza l’intero sistema. Ciò contrariamente a quanto avviene per i principali competitor, in particolare per i sistemi fieristici tedesco e francese che, oltre ad essere fortemente finanziati dagli enti territoriali, poggiano su più che solide partecipazioni pubbliche senza che questo imponga loro di operare in regime di speciali discipline restrittive, minando la capacità competitiva. Se non avremo la possibilità di competere ad armi pari saremo costretti a soccombere”.

"Vorrei sottolineare che -fa notare Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere- sul sistema fieristico nazionale bisogna avere una visione globale, una visione di insieme e non parcellizzata. E soprattutto, insisto su un aspetto che ritengo importante: la normativa relativa all'assetto delle fiere deve tenere conto del fatto che esse rappresentano un sistema da valorizzare per la crescita dell'export. L'assetto complessivo non deve essere peggiorativo o penalizzante rispetto a quello di altri Paesi europei".

“Il Governo -sottolinea il capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico, Vito Cozzoli- ha individuato nelle fiere uno strumento su cui puntare per lo sviluppo del made in Italy nel mondo, tant'è che le fiere hanno un ruolo fondamentale nel nostro piano triennale".

"Lo scorso anno -aggiunge- il Governo ha erogato alle fiere finanziamenti per 45 milioni di euro e per quest'anno il budget ne prevede altri 30 per una nutrita serie di eventi. Stiamo lavorando per cercare ulteriori risorse rispetto a quelle già stanziate perché crediamo che le fiere rappresentino un modello per la crescita del nostro paese”.

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