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Roma: Galleria Borghese, Giardino Tramontana torna all’antico splendore

12 luglio 2016 | 15.15
LETTURA: 3 minuti

(fotogallery)

© Simona Caleo
© Simona Caleo

Rinasce il Giardino di Tramontana, storica area verde della Galleria Borghese, inaugurato con un cocktail tra le meravigliose aiuole fiorite all’interno dell’omonima Villa. Artefice del remake l’associazione senza scopo di lucro Mecenati della Galleria Borghese, che ha finanziato questo importante intervento di restauro e riportato così alla luce lo spazio verde, un tempo noto come 'giardino di cipolle' perché conteneva una grande e appariscente varietà di bulbose da fiore. (fotogallery)

Dato in adozione dal Campidoglio alla Galleria Borghese, i Mecenati hanno avviato i lavori di ristrutturazione del Giardino, nel pieno rispetto dell’antico progetto, a inizio maggio, affidando il lavoro a 'Il Giardino Malandrino', società di Roma specializzata in campo ornamentale, agroforestale e nell’arboricoltura urbana.

Lungo quasi 90 metri, il giardino antistante alla bellissima uccelliera è composto da aiuole di peonia, cisto, erigero, canna, viburni, pruni e ibisco, con intorno agrumi e pruni a formare splendide composizioni con fioriture importanti nel periodo primaverile-estivo. Nel centro dell’area una fontana di marmo con una bassa vasca che ospita una scultura in travertino di un drago alato, che le dà il nome di Fontana del Drago (altro emblema borghesiano).

I fondi messi a disposizione dall’associazione Mecenati della Galleria Borghese sono serviti per ripristinare il sistema di irrigazione, ristrutturare i vialetti, studiare e curare la vegetazione esistente, migliorare il terreno e per l’acquisto e la 'messa a dimora' di specie mancanti, individuate sulla base del progetto originario. Spazio dunque a quasi 1.000 piante, un centinaio di ibisco palustre multicolori e altrettante salvie ornamentali. Trovati e ripiantati due gruppi di Hibiscus mutabis, il cui fiore cambia colore nel volgere del giorno.

Inoltre, grazie a una donazione di AXA ART e dell’Agenzia Alessandra e Cesare D'Ippolito, sono già disponibili in parte le risorse per gli interventi di manutenzione ordinaria del Giardino storico per i prossimi 3 anni.

“La ristrutturazione del Giardino Segreto di Tramontana -ha spiegato il presidente dell’associazione, Maite Bulgari- nasce dalla constatazione dell’elevato livello di sofferenza in cui versava quest’area, in totale contrasto con l’immagine rappresentativa della Galleria Borghese su cui si affaccia".

"L’opera -ricorda- sostenuta interamente dai Mecenati, ha restituito al giardino storico il suo antico splendore e questo costituisce un primo piccolo traguardo raggiunto. I Mecenati hanno voluto costruire una rete di sostegno e sviluppo che si prendesse cura di un Museo che noi tutti amiamo, ma oggi più che mai anche l’impegno individuale è decisivo per sostenere e valorizzare il prezioso patrimonio artistico e culturale della nostra città”.

La Galleria Borghese si sta, inoltre, attivando affinché il Giardino Segreto di Tramontana possa essere visitato nel corso di aperture straordinarie, che si prevedono una volta al mese, a partire da settembre 2016, grazie alla collaborazione con guide specializzate del Comune di Roma, esperti botanici e conoscitori della storia di questa antica area verde.

Dopo aver portato a buon fine il progetto di ristrutturazione del Giardino Segreto di Tramontana, i Mecenati si sono posti un’altra ambiziosa sfida: un progetto su Caravaggio.

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