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Scontro treni: Cassano, colpa burocrati non si può morire per telefonata non fatta

14 luglio 2016 | 10.11
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In campo il sindacato dei vigili del fuoco

Massimo Cassano  sottosegretario ministero Lavoro
Massimo Cassano sottosegretario ministero Lavoro

"La responsabilità della tragedia ferroviaria tra Corato e Andria è di quei burocrati che non hanno fatto le gare. Non si può morire per una telefonata non fatta". A dirlo a Labitalia il sottosegretario al ministero del Lavoro, Massimo Cassano, barese al 100% e non solo di origine. "Lavoro sul territorio da sempre -sottolinea- e quando ho appreso la notizia mi trovavo in Cina al G20, il tempo di ricevere le condoglianze dei Capi di Stato presenti e sono volato via nella mia Puglia, con 48 ore di anticipo rispetto alla partenza prevista".

"Quanto accaduto -rimarca- è un errore della burocrazia italiana, non dei capistazione. Il fondo di questa tragedia risiede nel problema di molte amministrazioni del Paese: aver finanziato un'opera, in questo caso il raddoppio della linea ferroviaria, senza però procedere concretamente".

"Siamo alle solite -continua Cassano- non si può arrivare in ritardo, stiamo parlando di un servizio che dovrebbe rientrare nella normalità, che non è stato fatto dando così luogo a un disastro".

"Non è concepibile -ammette il sottosegretario- che i treni non siano collegati tra loro. Come si fa, mi chiedo, a non avere un collegamento costante e stabile tra due convogli che percorrono la stessa linea? Per questo sottolineo che una parte di responsabilità vada data ai burocrati, a chi fa le gare. Loro sono complici di questa tragedia".

"Non è possibile -fa notare- assistere a questo incidente su una linea tanto importante per il territorio. Chi ha ricoperto ruoli politici doveva fare del tutto per velocizzare il raddoppio della linea. Stiamo parlando di un provvedimento che doveva essere adottato non nel 2016, non nel 2015, non nel 2000, ma addirittura negli anni '90".

"E' un incidente -sottolinea Cassano- che non doveva succedere. Non possono morire decine di persone perché non funziona il telefono. E' una morte che non posso accettare".

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