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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

22 agosto 2016 | 10.36
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

in politica estera, "presumo e spero che Hillary farà meglio di Obama", dice al Corriere della Sera lo storico e saggista Paul Berman. Critico da tempo dei fallimenti in Medio Oriente del presidente, gli riconosce importanti successi per la ripresa economica e afferma che in America verrà ricordato come un buon leader. Ma la sua speranza di una politica estera "più sofisticata" risiede ora in Hillary Clinton. "Negli Stati Uniti -spiega- Obama resta popolare. Non c' è più una fiducia soprannaturale in lui, ma il suo indice di approvazione è buono ed è una delle ragioni per cui Hillary vincerà. Nel resto del mondo è diverso. I suoi più grandi successi sono in patria, non internazionali. Nel 2012 vinse con lo slogan "Bin Laden è morto, General Motors è viva". Se puoi dire una cosa del genere, hai vinto. Ha guidato l' America fuori dalla recessione con risultati migliori che in Europa. Rispetto alla Merkel, crede che a volte si devono spendere soldi per fare soldi".

"Nella Lega non ci sono frizioni. Ci possono essere, quello sì, opinioni diverse e d' altra parte noi non siamo il Pd che reprime il dissenso interno. Da noi è sempre stato così, la Lega di lotta e quella di governo". Lo dice al Corriere della Sera Roberto Maroni governatore della Lombardia che al Meeting di Rimini, dice di avere "ascoltato tutto il discorso di Mattarella. C' è stato quel passaggio sui "ponti da costruire", ma il presidente della Repubblica ha detto tanto altro, anche sul tema immigrazione. Ha parlato per esempio della necessità di bloccare le emigrazioni alla partenza.Insomma a me è sembrato che contenesse anche una critica alle inefficienze della Ue e del governo nella gestione degli arrivi. Per questo il suo discorso a Rimini a me è parso innovativo".

"Ho l'impressione che si voglia compiere ancora una volta un errore: immaginare che i provvedimenti sociali non siano anche volano economico. Non è così. Anzi è vero il contrario" Annamaria Furlan, segretario generale Cisl, prepara il suo intervento di mercoledì al Meeting di Rimini e parla con La Repubblica. Il presidente di Confindustria Boccia e il ministro dello Sviluppo economico Calenda, dopo il dato choc sulla crescita zero, spingono per una manovra tutta orientata agli investimenti. Teme un ridimensionamento degli interventi su pensioni e contratti pubblici? "Sarebbe sbagliatissimo. Questi temi non sono in contrapposizione, ma complementari. Abbiamo bisogno di imprese più competitive. Ma è altrettanto urgente una riforma delle pensioni che crei equità sociale e dia sbocco a tanti giovani disoccupati".

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