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Ict: web semplifica vita a consumatori, ma occhio a frodi

12 ottobre 2016 | 13.00
LETTURA: 5 minuti

Ict: web semplifica vita a consumatori, ma occhio a frodi

Favorire il dialogo tra i consumatori e le aziende del digitale, in modo da non cadere nella trappola del phishing, ovvero delle frodi informatiche. Questo l'argomento affrontato oggi a Milano, in occasione di postiAmo, l'evento organizzato dall'Unione nazionale consumatori in collaborazione con Poste Italiane e Facebook Italia. "Il web, infatti, ha semplificato -spiega Massimiliano Dona, segretario dell'Unione nazionale consumatori- la vita dei consumatori, ma non mancano le insidie, che potrebbero essere limitate con più cultura di consumo da parte delle big company del mercato e maggiore consapevolezza degli utenti.

"Proprio per questo -ricorda- l'Unc ha ricordato dieci regole da osservare per fare acquisti online in sicurezza. Sempre più italiani, infatti, per risparmiare, ma anche semplicemente per comodità, acquistano sul web prodotti tecnologici, libri, abbigliamento, vacanze, biglietti per i concerti, cibo e quant’altro; spesso su Internet si fanno dei veri affari, ma è bene ricordare che, sia quando si acquista un paio di scarpe online che quando si scarica un‘app, siamo consumatori (esattamente come lo siamo al negozio sotto casa) e dunque abbiamo una serie di diritti che devono essere rispettati".

Per prima cosa bisogna acquistare solo su siti protetti da sistemi di sicurezza internazionali come SSL e SET: sono riconoscibili dal simbolo di un lucchetto chiuso nella barra di indirizzo; confrontare le varie offerte prima di procedere all’acquisto, cercando anche online maggiori dettagli sulla reputazione del venditore.

Non bisogna farsi prendere dalla fretta o dall’ansia; molti siti giocano su una comunicazione emotiva (timer che scadono, avvisi che indicano che l’articolo è in esaurimento, etc.) ma è il caso di ignorarla. Diffidare poi delle offerte estremamente vantaggiose (potrebbero essere siti che giocano con l’iva o che mettono in vendita merce di incerta provenienza).

Non farsi attrarre dallo sconto, ma chiedersi sempre se si sta acquistando quello di cui realmente avete bisogno; controllare il prezzo finale comprensivo di spese di spedizione e altri costi aggiuntivi.

E' necessario, inoltre, controllare la data di consegna per scongiurare il rischio che il vostro acquisto non arrivi per tempo, se si tratta di un regalo o venga consegnato in un periodo in cui siete fuori casa. Stampate, inoltre, sempre una copia dell’ordine e della pagina contenente l’offerta per conservarla in vista di future contestazioni.

Scegliere i pagamenti con carta di credito prepagate o paypal (meglio evitare il bonifico) e non comunicare mai i riferimenti o altri dati personali via email. Ricordarsi, inoltre, che comprando on-line vale il diritto di recesso (da esercitare qualora abbiate cambiato idea comunicandolo entro 14 giorni dalla data di consegna del prodotto), ma anche il regime delle garanzie post-vendita qualora il prodotto si riveli difettoso nel termine di due anni dalla consegna.

"Ma l'Unione nazionale consumatori -rimarca Massimiliano Dona- oggi ha ricordato anche gli effetti del phishing, una frode informatica ideata allo scopo di rubare i dati personali, come il numero di carta di credito o le chiavi di accesso al servizio di home banking".

"Il phishing -chiarisce- viene attuato da truffatori che inviano false e-mail apparentemente provenienti da una banca o da una società emittente di carte di credito. Le e-mail utilizzano il logo, il nome e il layout tipico dell’azienda imitata, invitando il destinatario a collegarsi tramite un link ad un sito Internet del tutto simile a quello della banca e ad inserirvi, generalmente attraverso una finestra pop-up che si apre dallo stesso link, le informazioni riservate. Grazie ai dati ottenuti con l’inganno, il truffatore può effettuare transazioni bancarie a nome della vittima o sfruttare la sua carta di credito".

Ma cosa fare per proteggersi dal phishing? Diffidare di qualunque e-mail che richieda l’inserimento di dati riservati riguardanti codici di carte di pagamento, chiavi di accesso al servizio home banking o altre informazioni personali. La banca non richiederà tali informazioni via e-mail.

E’ possibile riconoscere le truffe via e-mail con qualche piccola attenzione, generalmente queste e-mail: non sono personalizzate e contengono un messaggio generico di richiesta di informazioni personali per motivi non ben specificati (esempio scadenza, smarrimento, problemi tecnici).

Fanno, inoltre, uso di toni intimidatori, ad esempio minacciando la sospensione dell’account in caso di mancata risposta da parte dell’utente; non riportano una data di scadenza per l’invio delle informazioni.

L'Unc suggerisce poi di non cliccare sui link presenti in e-mail sospette, in quanto questi collegamenti potrebbero condurvi a un sito contraffatto, difficilmente distinguibile dall’originale. Anche se sulla barra degli indirizzi del browser viene visualizzato l’indirizzo corretto, non bisogna fidarsi: è possibile infatti per un hacker visualizzare nella barra degli indirizzi del vostro browser un indirizzo diverso da quello nel quale realmente ci si trova.

Bisogna, inoltre, diffidare di e-mail con indirizzi web molto lunghi, contenenti caratteri inusuali. Quando si inseriscono dati riservati in una pagina web, assicurarsi che si tratti di una pagina protetta: queste pagine sono riconoscibili in quanto l’indirizzo che compare nella barra degli indirizzi del browser comincia con 'https://' e non con 'http://' e nella parte in basso a destra della pagina è presente un lucchetto.

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