cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 10:04
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

10 gennaio 2017 | 12.02
LETTURA: 5 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

La pace come virtù attiva, non conquista statica. "Basta una visione dell' uomo che ne promuova lo sviluppo integrale, per avere la vera pace. I nostri ragazzi lo verificano ogni giorno, e se funziona per loro funzionerebbe per il mondo, in fondo sarebbe semplice". Lo dice ad Avvenire Franco Vaccari fondatore di Rondine-Cittadella della pace che da vent' anni nel borgo toscano di Rondine, alle porte di Arezzo, forma al dialogo i giovani provenienti da 23 Paesi in conflitto tra loro, dai Balcani al Caucaso, dal Medio Oriente all' Africa. Già 180 ragazzi "poi tornati in patria a incidere nella mentalità della loro gente" "diventati diplomatici, giornalisti, docenti universitari, artisti".

"Sono mesi che chiediamo all' Europa una svolta, un cambio di passo. Mesi che diciamo basta egoismi, basta muri. Mesi che denunciamo una insopportabile inerzia. È così: l' Unione è stata impotente, ferma. Quasi incapace anche di immaginare risposte vere alle paure dei cittadini, di limitare la minaccia del terrorismo, di governare l' emergenza immigrazione, di ridare forza a un'economia piegata...". Sandro Gozi sottosegretario alle politiche europee con Avvenire parte da lontano per ragionare sulla scelta di Beppe Grillo. Da una riflessione su un'"Unione piegata, ferita, lacerata dai fili spinati che sono un virus mortale". Ma anche dall'"amore" per l'Europa, dal dovere di credere all' Europa, dalla "scelta irreversibile" per l'Europa.

"Non sarà una discussione semplice quella che avverrà nella camera di consiglio di domani al palazzo della Consulta tra i giudici costituzionali che devono decidere il destino del referendum sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e il cosiddetto Jobs act. Per la questione di diritto che dev'essere affrontata - può una consultazione abrogativa trasformarsi surrettiziamente in propositiva attraverso la manipolazione della legge sottoposta al giudizio del popolo? - e per le manovre politiche che, fuori dal palazzo, sono collegate alla sentenza tanto attesa". Lo scrive Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera. "Alla Corte interessa esclusivamente il primo profilo, che peraltro costituirà un precedente importante per il futuro dello strumento referendario. Ma nelle altre sedi istituzionali e di partito (in particolare quella del Pd) si stanno mettendo a punto strategie che dipendono anche dall' esito della decisione tecnica. Ciò che finora si diceva sottovoce in Parlamento e a Largo del Nazareno, sta emergendo in maniera esplicita: Matteo Renzi gradirebbe che la Corte costituzionale dichiarasse ammissibile il quesito promosso dalla Cgil", aggiunge Bianconi.

Il bonus investimenti al Sud cambierà pelle. Istituito nel 2016, il credito d' imposta per l' acquisto di beni strumentali nuovi non sta funzionando e il governo corre ai ripari. Lo annuncia al Sole 24 Ore il ministro per la Coesione territoriale e Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, che sta perfezionando una norma. "Secondo le nostre valutazioni -dice- il tiraggio è basso e questo a causa di tre elementi che probabilmente hanno costituito un freno. Il primo riguarda i criteri di calcolo degli investimenti che beneficiano del credito. Il secondo elemento sono i vincoli alla cumulabilità con altre misure. Pesa infine il fatto che la percentuale di credito sia inferiore ai limiti consentiti dalla Ue. La norma fu concepita in chiave prudenziale rispetto ai vincoli comunitari, ora intendiamo rafforzarla e stiamo valutando nei dettagli su quale di questi elementi intervenire e in che modo".

"Il giudizio che domani sarà emesso dalla Corte costituzionale sull' ammissibilità dei tre referendum sul lavoro sarà una delle pronunce più importanti della storia repubblicana. Esso investe le garanzie del lavoro, cioè del valore supremo sul quale, come dice l' articolo 1 della Costituzione, si fonda la Repubblica". Lo scrive sul Manifesto Luigi Ferrajoli. "Sul piano giuridico l' ammissibilità è assolutamente pacifica. Nel dibattito di questi giorni sono state avanzate due obiezioni al referendum più importante, quello contro i licenziamenti arbitrari: il quesito avrebbe un contenuto eterogeneo e un carattere propositivo anziché abrogativo. Obiezioni infondate. E' pur vero che il quesito investe più testi di legge: non solo il decreto legislativo n. 23 del 4 marzo 2015 sul cosiddetto Jobs Act, ma anche l' articolo 18 dello Statuto dei lavoratori nella parte in cui limita alle imprese con più di 15 dipendenti la garanzia reale della reintegrazione del lavoratore ingiustamente licenziato, richiedendone l' estensione anche alle imprese con più di 5 dipendenti. Ma il contenuto del quesito è perfettamente omogeneo, dato che riguarda unicamente disposizioni che limitano l' applicabilità della garanzia reale introdotta dall' art. 18 dello Statuto. Per talune di queste ulteriori disposizioni la richiesta di abrogazione è addirittura obbligata, dato che si tratta di norme connesse e per così dire conseguenti a quelle su cui principalmente verte il referendum".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza