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Banche: l'esperto, nonostante vicenda Mps credito rimane ragion d’essere

18 gennaio 2017 | 16.31
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Vincenzo Sanasi D'Arpe
Vincenzo Sanasi D'Arpe

"In questo momento di profonda incertezza del sistema bancario che ha visto protagonista la vicenda Mps, è opportuno tenere presente che l’esercizio del credito è e rimane la ragion d’essere degli istituti bancari". Lo dice, in un'intervista a Labitalia, Vincenzo Sanasi D'Arpe di Lexia avvocati, avvocato e docente di Diritto commerciale e tra i massimi esperti italiani in materia di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. "Lo scenario di Mps -avverte- è complesso e in divenire. Purtroppo, i 20 miliardi di depositi persi negli ultimi mesi hanno compromesso la posizione di liquidità della banca. Nel mentre, è in corso l’ispezione della Bce, all'esito della quale verrà quantificato precisamente l'ammontare dei crediti deteriorati che rappresentano, di fatto, il principale fardello nei conti".

"Si parla di circa 47 miliardi di prestiti malati: bisogna prestare attenzione -chiarisce- e fare dei distinguo, poiché non è ancora del tutto chiaro quale siano la provenienza, la consistenza e lo stato attuale di questi crediti. Altrimenti, non è possibile formulare apprezzamenti in positivo oppure in negativo". "Sul tema della pubblicizzazione della banca -continua- ricordo l’esperienza passata, in un sistema profondamente diverso e che, tuttavia, presenta ancora grandi elementi di somiglianza con quello attuale, delle cosiddette bin (banche d’interesse nazionale), che a suo tempo ha significato la crescita degli istituti di credito nazionali e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della grande industria pubblica e privata".

"Sappiamo che -avverte Vincenzo Sanasi D'Arpe- l'intervento dello Stato nel capitale è subordinato al rispetto di regole europee che abbiamo recepito nel nostro ordinamento molto tempo dopo che altri paesi, tra cui la Germania, avevano già messo in sicurezza le proprie Banche con soldi pubblici".

"Con riferimento alla situazione di Mps, penso in particolare alle filiali e devo osservare che la forza della banca era e ancora è nella sua rete commerciale e nei suoi operai del credito", aggiunge. "La legge -ricorda- prevede già dei rimedi specifici per gestire la crisi dei singoli istituti di credito. Ancora prima, nell’assetto normativo vigente è attivo un sistema di controlli, interni ed esterni, del sistema bancario. Si tratta di un apparato in costante evoluzione e affinamento, che prevede un controllo sistematico dell’affidabilità dei flussi informativi in materia di governance, dell’organizzazione e dei controlli interni, dei rapporti informativi".

In generale, dice, "è evidente che si siano verificate patologie e disfunzioni e che è necessario fare di più per garantire una gestione sana e trasparente, prestando sempre attenzione a contemperare le esigenze territoriali del sistema e la funzione sociale degli istituto di credito".

"In questo senso -sottolinea l'esperto- è assolutamente auspicabile una maggiore capacità di erogazione del credito delle banche, per assolvere alle esigenze di supportare e incrementare la capacità espansiva delle aziende sane e meritevoli".

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