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Infrastrutture: Retelit, fare sistema per offrire servizi a livello globale

10 febbraio 2017 | 11.38
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Federico Protto ad Retelit
Federico Protto ad Retelit

"Il settore delle infrastrutture deve fare sistema. Stiamo vivendo sicuramente un periodo di profondi cambiamenti economici e politici per cui diventa fondamentale per le aziende partner riuscire a 'fare sistema', con l’obiettivo di offrire servizi a livello globale, non solo locale". Lo dice a Labitalia Federico Protto, amministratore delegato di Retelit, uno dei principali operatori italiani di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni, in occasione della due giorni 'EY strategic growth forum mediterranean', in corso a Roma.

"Nel settore delle infrastrutture -spiega- dove opera Retelit, fare sistema è importante perché, in un periodo di scarsa propensione agli investimenti, consente un efficientamento delle risorse impiegate a tutto vantaggio della collettività”.

“Retelit -chiarisce- ad esempio è parte di un consorzio internazionale che ha realizzato il cavo sottomarino denominato AAE-1 (Asia-Africa-Europe), collegato da maggio 2016 alla landing station di Bari realizzata da noi. Un sistema che, transitando dall’Italia, appunto dalla Puglia, consentirà ai tre continenti di essere connessi in maniera veloce e sicura. Tutto questo è stato possibile solo grazie a uno spirito di collaborazione. Nessuno dei 19 soggetti consorziati coinvolti sarebbe riuscito da solo in questo intento”.

“La realizzazione di questa infrastruttura sottomarina -continua Protto- testimonia la centralità del bacino del Mediterraneo tra l’Europa e nuovi interlocutori del vicino, medio ed Estremo Oriente. Anche il nostro Paese pare abbia imboccato la strada della collaborazione. La competizione infrastrutturale molto agguerrita di 15-20 anni fa, dovrebbe ormai essere uno scenario del passato".

"Oggi -ricordo- lo sviluppo della rete in fibra di cui tanto si parla e oggetto di bandi pubblici sta andando in una direzione diversa, con un programma unitario, anche con risorse pubbliche e affidata ai pochi soggetti con provata capacità in materia. Tradotto, il principio che vale è quello di potersi godere i programmi offerti da Netfix o Nowtv a prezzi vantaggiosi e non sapere chi porti la fibra a casa purché di alta qualità”.

"Il governo italiano -fa notare- sta andando in questa direzione con risorse importanti, superando decisamente gli approcci del passato. Il sistema Paese non può lasciarci sfuggire questa occasione, direi unica e forse irripetibile, che ci consentirebbe di recuperare il divario con i nostri partner europei e aumentare la competitività delle nostre aziende, in tutto con uno spirito di sistema. Sono sicuro che abbiamo, come nazione, tutte le potenzialità per competere a livello internazionale”.

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