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Tabacco: Agemos, bene tracciabilità a patto che non pesi su aziende settore

20 giugno 2017 | 16.43
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Tabacco: Agemos, bene tracciabilità a patto che non pesi su aziende settore

"Siamo d'accordo sulla tracciabilità dei prodotti legati al tabacco, ma a patto che non vada a pesare sulle piccole e medie aziende del settore". Lo dice a Labitalia Carmine Mazza, presidente di Agemos-Associazione nazionale venditori e distributori di tabacco. "La Commissione europea -ricorda- ha presentato un nuovo sistema di monitoraggio e tracciabilità che però è molto, anzi troppo, burocratico. La prima considerazione da fare è sul metodo: per noi di Agemos, e anche per tutti gli altri operatori della distribuzione, vorremmo un'interlocuzione più profonda con gli organismi europei". "Non possiamo condividere -sottolinea Mazza- un intervento calato dall'altro. Per questo, auspichiamo un confronto più profondo, sistematico e tecnico".

"Nel merito -continua il presidente Agemos- siamo preoccupatissimi per i rischi a cui andrebbero incontro gli operatori italiani del settore. Il settore della distribuzione è fatto da piccole e medie aziende che inevitabilmente non potrebbero sopportare il peso di una tracciabilità pesante, onerosa e non condivisa"."Anche altri Paesi europei -continua- non condividono la linea intrapresa dalla Commissione europea. I tedeschi, ad esempio, sono preoccupati perché anche il loro tessuto produttivo del settore è costituito da medie imprese".

"Come Agemos -chiarisce il presidente- siamo favorevoli a qualsiasi sistema che cerchi di contrastare ed eliminare l'illecito. Il sistema deve essere il più possibile aperto e non deve imporre l'uso di tecnologie onerose". "Un sistema, dunque, che -rimarca Carmine Mazza- non venga calato dall'alto e che non costringa le imprese a fare interventi di tipo strutturale che poi non riuscirebbero a sostenere in termini economici".

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