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Commercio: l'esperto, supermercato del futuro sempre più digitale

07 agosto 2017 | 12.06
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Commercio: l'esperto, supermercato del futuro  sempre più digitale

"Il supermercato del futuro è sempre più digitale". A dirlo, in un'intervista a Labitalia, Nicola Mastromartino, presidente di Gruppo VéGé ed esperto del settore. "Oggi -spiega- il solo assortimento e-o la convenienza non sono più sufficienti per costruire una relazione durevole tra il supermercato e il cliente. E' necessario che il punto vendita sia riprogettato per creare un’esperienza il più possibile personalizzata, nelle quali chi entra si senta riconosciuto, rispettato e coccolato come individuo portatore di esigenze non solo materiali, ma anche intellettuali, culturali, caratteriali e fisiche".

"Siamo la prima organizzazione della moderna distribuzione in Italia -fa notare- ad aver introdotto la tecnologia Beacon nei supermercati. Si tratta di una tecnologia basata su dispositivi in radiofrequenza che coprono l’intera superficie del punto vendita e che, dall’ingresso alle casse, seguono e dialogano in tempo reale con il cliente finale attraverso una app presente nel suo smartphone".

"Il sistema è così in grado di segnalare al cliente - assicura - l’esistenza di offerte speciali e promozioni o proporre coupon mentre sta percorrendo le corsie. Al momento, abbiamo implementato il sistema in oltre 300 punti vendita del nostro network e stiamo lavorando per raggiungere la copertura di 1.000 punti vendita entro ottobre".

Un altro esempio, prosegue, "viene dall’impresa socia commerciale GiCap, che opera a Messina e provincia e si è resa protagonista di progetti all’avanguardia come la prima piattaforma di e-commerce della gdo in Sicilia e nel Sud Italia".

"Non paga, commerciale GiCap - sottolinea - ha potenziato il servizio implementando il primo volantino digitale interattivo con la modalità clicca e ritira. L’esempio siciliano ha trovato immediato seguito in Sardegna a opera di Isa spa, che a fine aprile scorso si è dotata di un’avanzata piattaforma di e-commerce che propone una selezione di eccellenze della tradizione agroalimentare sarda".

"Nel futuro del retail -chiarisce- dovremo aspettarci punti vendita curati, attraenti e stimolanti, nei quali l’assortimento sarà in larga misura concentrato nelle aree fresco e freschissimo, mentre il resto potrebbe essere affidato all’e-commerce con la formula clicca e ritira. Un simile contesto renderebbe tendenzialmente diseconomiche le grandi e grandissime superfici di vendita, dato che ai fini dell’esposizione e vendita sarebbero sufficienti spazi commerciali compresi tra i 600 e gli 800 metri quadri".

"Come gruppo -afferma- abbiamo molta carne al fuoco e sono molti i progetti che stiamo definendo, il primo di questi è andare all’estero con il marchio Tipicamente Italiano che ci permetterà di esportare le eccellenze regionali premium. Se parliamo, invece, di prospettive con la piattaforma Aicube, condivisa con Pam Panorama e Despar Servizi, VéGé ha tutte le potenzialità per diventare il sesto polo italiano di riferimento nel mondo retail: dopo Coop e Conad, Auchan, Carrefour e Selex, ci sarà Gruppo VéGé con Aicube".

"Il bilancio di esercizio -ricorda Nicola Mastromartino- approvato ai primi di luglio ha ritoccato verso l’alto le stime fatte nel corso del 2016. Il fatturato di gruppo, infatti, ha raggiunto quota 5.850 milioni di euro, pari a un incremento del 76,6% in termini correnti e del 4,2% a parità di rete rispetto al 2015. Quest’ultimo dato, in apparenza meno squillante, è quello di cui vado più orgoglioso perché offre l’effettiva misura di un grande lavoro di squadra e della dedizione con cui tutte le imprese hanno contribuito al miglioramento delle performance di gruppo".

Inoltre, aggiunge, "grazie anche all’ingresso di Supermercati Tosano Cerea, F.lli Arena, Multicedi, Bava e Asta, abbiamo ottenuto una crescita del 25,8% del nostro network di vendita, che oggi conta su 2.928 punti vendita pari a una superficie commerciale complessiva che sfiora gli 1,3 milioni di metri quadri".

"La nostra forza -ammette- risiede nell’essere un gruppo di imprese ampio e, allo stesso tempo, sempre più coeso, capace di condividere risorse e strategie e di andare puntualmente oltre gli obiettivi prefissati".

"Sapevamo in partenza -ribadisce- che solo a questa condizione avremmo potuto onorare la promessa di arrivare entro tre anni al raddoppio della rete vendita e della quota di mercato fatta nel 2014 in occasione della convention di rinascita di Gruppo VéGé. Aver vinto la sfida lanciata allora, portando la numerica dei punti vendita da 1.495 a 2.928 e la quota di mercato a livello nazionale dal 2,2% al 4,5%, è la migliore testimonianza del valore degli imprenditori che ci hanno accordato fiducia e della qualità del lavoro svolto insieme. E per il prossimo anno stimiamo di superare quota 6 miliardi di euro di fatturato".

"Abbiamo raccolto -conclude- un’eredità importante, quella del primo gruppo della grande distribuzione nato in Italia, di cui abbiamo mutuato la vocazione all’innovazione sostenibile e la focalizzazione sui servizi ad alto valore aggiunto. A questa dotazione abbiamo aggiunto un modello societario che funziona bene ed è attrattivo per gli imprenditori sia in termini di condizioni contrattuali, grazie ai contratti stipulati dalla piattaforma Aicube, sia di libertà di manovra sul territorio. Oltre all’utilizzo delle insegne nazionali Sidis e Dimeglio, infatti, ogni impresa ha facoltà di valorizzare la propria insegna locale sul territorio".

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