cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 10:35
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Italia-Africa: tra Burkina Faso e Mali crescono opportunità per nostre aziende

17 ottobre 2017 | 15.11
LETTURA: 5 minuti

Un momento di IABW
Un momento di IABW

Infrastrutture e agroalimentare. Nuove tecnologie ed energie rinnovabili. E tanti altri settori di business ancora, tra Africa e Italia. Dal Mali al Burkina Faso, passando per l'Etiopia. Se ne sta parlando a Roma alla prima edizione di Italia Africa Business Week (Iabw), una 'due-giorni' di networking, incontri B2B e conferenze con rappresentanti di Paesi africani e del business per favorire nuove opportunità d'affari tra le pmi africane e italiane e incentivare l'ingresso dei privati nel tessuto produttivo. E imprese italiane e africane hanno risposto bene all'iniziativa, con centinaia di adesioni e presenze.

"L'obiettivo dell'iniziativa -spiega a Labitalia Mehret Tewolde, direttore amministrativo Italia Africa Business Week- è quello di creare una dinamica tra Italia e Africa e migliorare la comunicazione perché ci siamo accorti che, da un lato, l'Italia vede l'Africa come il continente dei disastri, delle malattie e delle guerre e, dall'altro, in Africa non si ha la concezione dell'Italia come di un Paese industrializzato". "Per fare un esempio, qualche giorno fa abbiamo avuto un problema con un visto di un signore keniota che non sapeva che l'Italia faceva parte di Schengen. Quindi, l'obiettivo è di creare proprio un canale di comunicazione che renda più fluidi i business e permetta ad entrambi di cogliere le opportunità, che sono tante", sottolinea.

Il continente africano può rappresentare in futuro un secondo mercato per il nostro paese. "L'Italia come tessuto economico -continua Tewolde- è molto simile ad alcuni Paesi africani, che sono strutturati su piccole e medie imprese, ha molto da trasmettere all'Africa in termini di know-how, di strutturazione, e dall'altro lato l'Africa è in fermento, c'è molta ricchezza, e molta voglia di crescere. E l'incontro tra queste due realtà, l'accorciamento della 'distanza' economica tra di esse, può giovare soprattutto ai giovani, italiani e africani".

L'Italia, però, deve subito accelerare, per non vedersi superare dai concorrenti nella corsa al 'continente nero'. "A livello di rapporti commerciali, ad oggi l'Italia -sottolinea- è uno dei Paesi meno introdotti in Africa, quando Francia, Germania, Cina, Corea, Turchia sono molto ben più inseriti e il volume di scambi è molto ben più intenso. L'Italia è un po' più indietro e i prodotti italiani arrivano in Africa da altri continenti. E, quindi, secondo noi, il Sistema Paese dovrebbe lavorare in modo tale da aggiustare il tiro".

Nell'immenso continente, sono diversi i Paesi su cui l'Italia può puntare. "L'Italia sicuramente può puntare molto -spiega Tewolde- all'Africa francofona, perché Burkina Faso, Costa d'Avorio e Mali sono molto in fermento, ma anche Kenia ed Etiopia. Ma ci sono anche tanti outsider. Dall'Africa c'è tanta curiosità di conoscere l'Italia in termini di business, tanto è che abbiamo avuto tantissime richieste per questo evento e alcune le abbiamo dovute rifiutare per via dei visti. E quello è un grosso ostacolo: secondo noi, è facile parlare di crescita e sviluppo quando si ha la possibilità di circolare liberamente, cosa che non possono fare gli africani".

E alle opportunità di sviluppo nel continente africano lavora da anni Confindustria Assafrica & Mediterraneo, che ha patrocinato l'evento. "Questa iniziativa -spiega a Labitalia Pier Luigi d'Agata, direttore generale di Assafrica- è molto importante e rappresenta un momento di incontro tra le imprese italiane e africane. E' la prima volta in maniera specifica e sistematica, il successo e la grande presenza oggi, sia di pubblico e di imprese sia italiane che africane, lo dimostra e lo conferma. Può aiutare perché la messa in contatto e la relazione tra imprese dei vari Paesi è essenziale per lo sviluppo del business, ma anche per lo sviluppo endogeno dei Paesi che esprimono le loro imprese, che si rafforzano, si sviluppano, fanno occupazione, trasferiscono know-how".

C'è tanta strada da fare nello sviluppo di rapporti commerciali sempre più forti. "Siamo ancora indietro -continua d'Agata- nei rapporti commerciali con l'Africa, stiamo lavorando molto e l'incontro di oggi fa parte di questo percorso per fare conoscere meglio le imprese italiane in Africa, e viceversa alle imprese africane le aziende italiane". "Come Assafrica, stiamo lavorando da molto tempo per favorire questo ravvicinamento attraverso iniziative, missioni, presentazioni di Paesi, messa in contatto. E' un lavoro lungo, ma sicuramente indispensabile per sviluppare i rapporti con dei partner fondamentali per noi", conclude.

E dal governo è arrivato il plauso all'evento. "Bisogna uscire dall'idea 'piagnona' della cooperazione, e bisogna sapere -spiega Mario Giro, viceministro agli Affari Esteri- che essa è anche investimenti, creazione di posti di lavoro, aiutare i giovani africani che vogliono intraprendere. Molta della nostra cooperazione è volta ad aiutare la nascita di un sistema imprenditoriale di giovani africani".

E Lisa Mattioli, vicepresidente nazionale di Confindustria, ha lanciato un appello proprio al governo. "Quello che chiediamo al governo -spiega- è di continuare a lavorare insieme. Lo stiamo facendo da tre anni in maniera coordinata e costante: tutti i ministeri con Confindustria e le altre associazioni di categoria che lavorando insieme hanno portato a grandissimi risultati. Lo vediamo nel numero delle esportazioni: mai state così alte, ci sono mille imprese italiane che operano in Africa con 10 miliardi di investimenti". "La mia paura è che tutto ciò si interrompa causa elezioni, situazioni politiche e altro. Non vogliamo che ciò accada. La legge sulla cooperazione, che comprende anche le industrie, è stato un grande passo avanti e quindi quello che io chiedo è: non ci fermiamo", conclude.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza