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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

16 gennaio 2018 | 10.23
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Ogni riferimento al concetto stesso di ‘razza’ è ovviamente lontano dalla mia cultura e dai miei valori. In questo caso si è trattato di un’espressione infelice della quale l’avvocato Fontana –che è persona moderata ed equilibrata- si è già scusato. Però trovo sia un grave errore focalizzare l’attenzione su una parola sbagliata e non sul rischio che l’Europa perda la sua identità, per effetto di un atteggiamento sbagliato, rinunciatario, di falso buonismo, che spesso prende il posto del giusto rispetto per le altre culture". Lo afferma Silvio Berlusconi, in un'intervista al Quotidiano nazionale.

Quando "si passa a leggere i contenuti del "Piano industriale per le competenze" di Carlo Calenda e Marco Bentivogli ci si accorge che esso pure è un prodotto della campagna elettorale, tanta è l' attenzione a rispettare i sacri totem e ad allinearsi ai luoghi comuni della sinistra più tradizionale". Lo scrive l'economista Franco Debenedetti sul Sole 24 Ore. "Solo in questo contesto si può pensare che il modo di colmare il nostro gap nelle competenze digitale rispetto agli altri Paesi, pure anch' essi in ritardo rispetto alle esigenze delle aziende, sia "il riconoscimento del diritto soggettivo dei lavoratori alla formazione [] e la sua definizione come specifico contenuto contrattuale". Che questo gap abbia origine (anche) dal numero degli studenti nei nostri istituti tecnici superiori - quasi la centesima parte (!) di quelli tedeschi - è evidente. Mai però andare a cercare quali cause impediscano ai ragazzi di scegliere una formazione tecnica, essendo noto lippis et tonsoribus che essa apre più facilmente la porta all'impiego, e proporre di eliminarle: già, perché potrebbe risultare che a mancare sono gli insegnanti con quelle competenze, nonostante (o forse proprio a causa de) gli stuoli immessi senza concorso".

"Il bello del mestiere del banchiere è di aiutare le imprese a crescere o a risolvere i loro problemi. E da qui riparte la mia nuova avventura nel mondo del business". Lo dice al Sole 24 ore Corrado Passera, 63 anni, uno dei manager più noti in Italia e all' estero per aver guidato grandi imprese e banche: Mondadori, Espresso-Repubblica, Olivetti, Ambroveneto, Poste Italiane e per 10 anni Intesa Sanpaolo. La sua nuova iniziativa, la prima da imprenditore in proprio, è il lancio di una Spac (battezzata Spaxs) che si appresta a raccogliere almeno 400 milioni. "Nell'economia italiana c' è un mondo di almeno 10.000 piccole e medie imprese che vanno dai 15-20 milioni ai 150-200 milioni di fatturato. Il mondo del credito in questo settore vale circa 400 miliardi. Noi puntiamo a una quota di questo mercato proponendoci come accompagnatori delle aziende che hanno potenziale ancora da esprimere a cui forniremo servizi e competenze di credito, di ristrutturazione e di capitale".

L'economista Luigi Zingales, blogger e professore alla scuola di business dell' Università di Chicago parla con Il Fatto Quotidiano di Carlo De Benedetti e dice: " L'impressione che si ha leggendo i giornali è molto negativa, per 25 anni ci siamo preoccupati del conflitto d'interessi di Silvio Berlusconi, ma sembra che anche quello che è stato il principale partito di opposizione per tanti anni non sia molto diverso: De Benedetti ha la tessera numero uno del Pd. La differenza è che Berlusconi possiede un partito, mentre l'Ingegnere lo influenza da fuori e non è la prima volta:ricordiamoci il famoso regalo delle licenze Omnitel nel '94 ricevuto da Ciampi".

"Gentile direttore, ieri Marco Palombi scriveva sul Fatto che avrei favorito la cordata AmInvestco nell' aggiudicazione di Ilva. Accusare un ministro di un reato, tale sarebbe una mia indebita influenza sulla procedura di gara, dovrebbe comportare non dico prove ma almeno una ricostruzione precisa dei fatti". Così una lettera del ministro Carlo Calenda al Fatto Quotidiano. "I complessi Ilva sono stati aggiudicati sulla base di una gara regolata da leggi nazionali ed europee. Spesso si discute come se l' Ilva fosse statale. Invece è un'impresa privata, insolvente e sotto sequestro. In quanto insolvente è gestita da commissari che devono individuare rapidamente uno sbocco della procedura. L' eventuale intervento finanziario dello Stato deve sottostare alle regole europee sugli aiuti di Stato e la ricollocazione sul mercato deve avvenire con trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione", spiega.

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