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Il turismo apre le porte ai giovani

10 ottobre 2018 | 13.07
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Il turismo apre le porte ai giovani

È il turismo a piazzarsi sul podio, accanto alla consulenza aziendale e all'Ict, dei settori che offrono maggiori opportunità professionali ai giovani. È il dato principale che emerge da una ricerca commissionata da Manageritalia ad AstraRicerche e realizzata nella prima settimana di ottobre con 1.512 interviste online a dirigenti iscritti all’organizzazione dei manager del terziario. L’indagine viene presentata nell’ambito della 55ma edizione di TTG Travel Experience, manifestazione top del settore turistico, dove sarà lanciata anche la Community Turismo promossa da Manageritalia.

Il campione intervistato appartiene a diversi settori del terziario: un piccolo 'esercito' di manager che prova a dare risposte ai giovani tra i 18 e i 29 anni, pronti ad entrare nel mondo del lavoro e che si chiedono su quale settore conviene puntare per avere maggior opportunità di esperienza e crescita professionale. Gli interpellati non hanno dubbi: la classifica vede citati ai primi tre posti i servizi di consulenza di vario tipo alle imprese (57,1%), seguiti dal settore Ict (55%) e dal turismo (54,5%). A metà classifica sanità e assistenza sociale (30,2%), i servizi assicurativi, bancari e finanziari (25,4%), trasporti e logistica (22,8%). Chiudono la classifica le attività legate al mondo del commercio, spettacolo, formazione e editoria.

Concentrandosi sul settore di appartenenza, è stato chiesto ai manager di fare una previsione sugli sviluppi da qui a 5 anni nei propri ambiti lavorativi. Il 61,4% ritiene che ci sarà una maggiore selezione naturale - ovvero la domanda di lavoratori sarà inferiore all’offerta e, dunque, solo i migliori ce la faranno - nel commercio (69%), nella consulenza di vario tipo alle imprese (68%), nei servizi assicurativi (81%), nel turismo (45%).

Il 48,6% pensa, invece, che ci saranno maggiori opportunità occupazionali soprattutto nel turismo (63%) e Ict (77%). Il senso di precarietà e incertezza sembra intaccare, invece, per il 40,8% dei manager interpellati, soprattutto i settori del commercio (48%) e servizi bancari (46%), lasciando 'tranquillo' il turismo (22%). Infine, il 27,9% dei manager ritiene che le retribuzioni cresceranno da qui a 5 anni soprattutto sul fronte dell’Ict (54%), consulenza di vario tipo alle imprese (43%) e turismo (30%).

Un’attenzione particolare è rivolta proprio al settore dell’ospitalità, dove si ritengono necessari nuovi percorsi formativi, anche se esistono buone premesse, con il proliferare di start up e nuove idee imprenditoriali. Le capacità relazionali, la flessibilità, le competenze digitali, la capacità di lavorare in team, l’orientamento all’innovazione e la spinta a migliorare sempre le proprie competenze, sono i requisiti fondamentali per un giovane che voglia lavorare soprattutto nel settore del turismo, ma anche del marketing e delle telecomunicazioni.

Alla domanda su quanto saranno necessarie esperienze e abilità come formazione continua, spirito imprenditoriale, disponibilità a viaggiare, i manager rispondono con sicurezza che lo sono nel 92% dei casi nel turismo, nell’Ict nei servizi bancari.

La ricerca ha preso in esame anche la storia e le caratteristiche delle aziende guidate dai manager interpellati. L’età media dei lavoratori è di 39 anni (42,4%), compresa tra i 40 e i 49 anni (53%), oltre i 50 anni (4,6). Il trend del numero di lavoratori è stato negli ultimi tre anni soprattutto positivo (55,2%), minoritari negativo (14,9%) e neutro (29,9%). Ancora, per un giovane neo-assunto nelle aziende dei manager intervistati c’è la possibilità di fare carriera moderatamente (66,2%), fortemente (25,7%), per nulla (8,1%).

È stato chiesto, infine, ai manager se in questa fase storica consiglierebbero a un giovane di lavorare nel settore in cui opera la propria azienda. La risposta è stata positiva (83,5%), con un’attenzione particolare al turismo (99%), all’Ict (93%), alla consulenza alle imprese (94%).

Dunque, alla domanda che fa da titolo all’evento al TTG di Rimini dove viene presentata l’indagine da Enrico Pedretti, direttore Marketing Manageritalia, 'Non è un settore per giovani?', la risposta è: “Sì. Il turismo è un settore per giovani” e i manager lo indicano proprio tra i principali sbocchi attuali e futuri.

“I dati confermano - afferma Guido Carella, presidente di Manageritalia - che il terziario in Italia ha ancora tanto da dare in termini di crescita del Pil e dell’occupazione. Ma ancor più dobbiamo puntare su questo settore facendo sistema e managerializzandolo molto di più".

"Proprio per questo - annuncia - a TTG lanciamo, in fase di startup, la Community Turismo, che vuole essere un punto d’incontro virtuale e reale per tutti gli esperti del settore a cui stia a cuore la valorizzazione turistica del territorio italiano. Un punto d’incontro per stakeholder, manager, operatori del settore rilevanti per lo sviluppo di un ecosistema integrato del turismo in Italia. Perché c’è bisogno di produrre e scambiare valore tra i professionisti e le aziende per il territorio e per il sistema. Lo dobbiamo a questo nostro meraviglioso paese”.

“Vogliamo creare - conclude Carella - una rete sinergica che sviluppi strategie per superare le carenze del sistema e delineare la crescita futura. E per farlo abbiamo bisogno anche dei giovani e del loro valore professionale”.

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