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Olio: Granieri, distintività e sostenibilità per made in Italy vincente

12 marzo 2016 | 16.21
LETTURA: 3 minuti

(Video)

David Granieri, presidente Unaprol e Coldiretti Lazio
David Granieri, presidente Unaprol e Coldiretti Lazio

"Nel mondo, sicuramente la battaglia la possiamo vincere soltanto utilizzando due parole chiave: distintività e sostenibilità". Così David Granieri, presidente di Unaprol (il più grande consorzio europeo di imprese olivicole tutte italiane) e di Coldiretti Lazio e alla guida di Op Latium, interviene con Labitalia nel dibattito sulla difesa dell'olio made in Italy (video).

"Siamo coscienti che il consumatore mondiale per il 50% non conosce la nostra biodiversità - avverte - e 6 consumatori su 10 o non consumano il 100% italiano o lo fanno solo in occasioni particolari. Questo significa, quindi, che il mercato esiste e che, soprattutto, deve essere affrontato appunto con i termini di mercato".

"Per quanto riguarda il Lazio, sicuramente ha una possibilità, essendo il quinto produttore regionale - sottolinea Granieri - e questo noi giocheremo in termini commerciali, ma soprattutto adottando un sistema di denominazione di origine che sarà per tutta la regione, quindi una Igp regionale, che chiameremo 'Roma': un marchio distintivo noto al mondo perché l'olio vince la sua battaglia se diventa una battaglia di tipo culturale".

Granieri è intervenuto questa mattina alla cerimonia di premiazione del XXIII Concorso regionale per i migliori oli extravergine di oliva 'Capolavori del gusto', che si è svolta a Roma, al Tempio di Adriano. "Come ogni anno, il Lazio - afferma - è la componente più importante dell''Ercole Olivario' nazionale, con il più alto numero di aziende partecipanti rispetto alle altre regioni. E questo è possibile perché nel Lazio c'è una consapevolezza che ce la possiamo fare e sicuramente abbiamo anche la voglia di farlo, perché nella regione c'è tanta biodiversità, tanta sapienza, tanta attenzione".

"Abbiamo però bisogno di mercato, pur avendo Roma - spiega - che è sicuramente il primo mercato agroalimentare del nostro paese, ma non basta. L''Ercole Olivario' è uno degli elementi di distintività che ci rende riconoscibili, quindi partecipare a un concorso è importante proprio per distinguersi".

"Essendo il nostro il primo paese consumatore, per i produttori italiani è molto complicato affermarsi, ma questo non significa che non sia possibile. E noi vogliamo scommettere anche nei termini di internazionalizzazione e di export perché all'estero c'è un mercato molto importante e il Lazio farà la sua parte", conclude Granieri.

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