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Alimenti: Prosecco e mozzarella bufala campana, accordo a tutela consumatore

18 gennaio 2017 | 16.25
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Alimenti: Prosecco e mozzarella bufala campana, accordo a tutela consumatore

Salvaguardare il consumatore finale, garantendo l’autenticità dei prodotti a Dop e consentendone la corretta identificazione: questo l’obiettivo dell’incontro 'L’evoluzione dell’attività di vigilanza tra nuove tecnologie e sinergie tra consorzi', organizzato oggi presso il ministero delle Politiche agricole, a Roma, da Consorzio Prosecco Doc e Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop. Il focus è su 'Prosecco Dop e Mozzarella di Bufala Campana Dop: accordo Nord-Sud per vigilare sul mercato' e lo scopo primario di questa collaborazione, che vede coinvolti due prodotti fortemente rappresentativi del settore enogastronomico italiano, è di migliorare, attraverso l’accordo raggiunto, la diffusione e la capillarità dei controlli sul territorio nazionale.

Questi i dati sui quali si baserà l’attività: 7 regioni interessate equivalenti al 35% del territorio nazionale (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) per un totale di circa 1.000 controlli che saranno effettuati nei canali della Gdo, Ho.Re.Ca, negozi specializzati e gastronomie.

Ad aprire i lavori Luca Bianchi, capo Dipartimento del Mipaaf, che ha illustrato la posizione del Mipaaf in merito alla vigilanza e all’attività in generale dei Consorzi di tutela. Nello specifico, il capo Dipartimento ha illustrato che, “nel nuovo scenario competitivo, la possibilità dei Consorzi di ampliare la loro capacità di penetrazione sui mercati nazionali e internazionali è sempre più legata alla capacità di fare rete".

"Ogni consorzio e ogni singolo produttore che c’è dietro - ha proseguito Luca Bianchi - si deve sentire parte di un sistema in grado di rappresentare il meglio del made in Italy. È questo il sistema che il ministero delle Politiche agricole intende rafforzare vincendo la sfida di valorizzare un patrimonio di denominazioni di gran lunga superiore a quello degli altri Paesi europei".

"L’esigenza - ha sottolineato - è quella di evitare una distanza, fosse anche soltanto percepita, tra i prodotti di eccellenza più noti anche all’estero e i più piccoli che dobbiamo aiutare a crescere. Ancor più importante è evitare cesure tra aree territoriali. Questo accordo Prosecco-Mozzarella di bufala è un bell’esempio di patto Nord-Sud, che può innescare meccanismi virtuosi di cooperazione e di condivisione delle esperienze”.

Sono poi intervenuti i rappresentanti dei due Consorzi di tutela. Il presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo, ha dichiarato: “Le sinergie tra i Consorzi devono garantire un’adeguata trasparenza ai mercati, a tutela dei produttori e dei consumatori finali. Questo nostro accordo è finalizzato a una maggiore capillarità delle nostre azioni sul territorio”.

Il presidente del Consorzio Prosecco Doc, Stefano Zanette, ha affermato che “l'azione di controllo condotta dai Consorzi a livello nazionale dovrà essere puntuale e costante per evitare che aziende estere possano eccepire un trattamento ingiustificatamente discriminatorio nei loro confronti rispetto all'Italia”.

I dati raccolti durante le azioni di controllo saranno caricati nella piattaforma informatica predisposta da Ismea, che agevolerà la registrazione delle verifiche svolte e consentirà di svolgere analisi statistiche, oltre che una mappatura delle aree controllate, come ha esposto Raffaele Borriello, direttore generale Ismea, intervenuto sul tema ‘La piattaforma informatica Ismea per lo scambio e la raccolta di informazioni.

“In questi anni - ha affermato - Ismea ha stretto una collaborazione molto solida con il mondo delle Indicazioni geografiche fornendo il proprio contributo su diversi fronti: dal monitoraggio del settore alla formazione degli operatori e dei Consorzi. Il progetto della piattaforma informatica fornirà un supporto efficace all’azione di vigilanza dei Consorzi di tutela. Partiamo con la collaborazione con due Consorzi di tutela di assoluto rilievo nel mondo delle Ig, ma l’ambizione è quella di far diventare la piattaforma un riferimento per tanti Consorzi che riterranno utile lo strumento”.

Stefano Vaccari, capo dipartimento Icqrf, ha concluso gli interventi sintetizzando l’impatto di Internet sull’attività di tutela dei prodotti italiani di qualità, illustrando le cooperazioni operative attivate con i principali players dell’e-commerce, da Ebay ad Alibaba, e con le altre Agenzie di controllo estere, sempre con il forte coinvolgimento dei Consorzi di tutela.

In poco più di due anni, Icqrf ha attivato 1.562 procedure di tutela sul web e all’estero, di cui ben 1.427 sul web. Da rimarcare come la percentuale di successi nella rimozione delle inserzioni irregolari su Alibaba, Ebay e Amazon sia del 98%. Recentemente anche la Commissione europea ha manifestato la volontà di estendere l’esperienza italiana a livello europeo, vista l’efficacia delle azioni attivate.

L’auspicio per le parti è che, alla luce di quanto esposto durante l'incontro, nel futuro anche altri Consorzi possano decidere di stringere collaborazioni e aderire alla piattaforma Ismea, anche tramite il coordinamento di Aicig (Associazione italiana Consorzi), consentendo così di raccogliere in maniera sistematica i dati riguardanti il settore eno-gastronomico italiano al fine di facilitare lo studio e le analisi di questo comparto e fare valutazioni per migliorarne l’evoluzione futura.

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