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Made in Italy: accordo tra Cina e Conflavoro Pmi per imprese italiane in Oriente

17 settembre 2019 | 13.35
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Made in Italy: accordo tra Cina e Conflavoro Pmi per imprese italiane in Oriente

Conflavoro Pmi è l’unica associazione rappresentativa delle imprese italiane scelta dal governo cinese per promuovere, far crescere e sviluppare le nostre aziende e il made in Italy nella nuova città dedicata alle eccellenze italiane. Il sito che ospiterà il Polo tecnologico industriale italiano ha una superficie equivalente a 100 campi da calcio e sarà inaugurato a dicembre 2019. Il sito coinvolge le più importanti economie mondiali e si trova nella regione dello Shandong, tra le più ricche della Cina. L’investimento iniziale è di circa 1,3 miliardi di euro finanziati dall’amministrazione di Jinan, dal distretto di Zhangqiu e dall’Accademia nazionale delle scienze.

L’accordo tra il governo cinese e Conflavoro Pmi è stato firmato negli scorsi giorni nella città di Zhangqiu dal segretario generale, Enzo Capobianco, alla presenza di Huang Kaidong, ministro della Strategia generale del distretto di Zhangqiu della città di Jinan. Le imprese dello Stivale, grazie a Conflavoro Pmi, potranno così investire in nuovi mercati e diventare protagoniste di un fondamentale business polivalente.

Il progetto, infatti, non si pone limiti e si snoderà in ricerca, sviluppo, digitalizzazione, biomedica e informazioni elettroniche. Permetterà poi collegamenti inediti, sinergie e relazioni coi più grandi stakeholder e, per quanto riguarda il nostro Paese, sarà un viatico decisivo per diffondere in Cina i prodotti e servizi italiani: dall’artigianato alla tecnologia alle tradizioni.

“In una settimana di missione in Cina - spiega Enzo Capobianco - sono stati raggiunti grandi risultati all’insegna della concretezza. Abbiamo incontrato i massimi rappresentanti della politica cinese come il sindaco di Jinan. La nostra delegazione, guidata da Diodora Costantini, direttore generale della Fondazione Ies Lab, e composta anche da Ciriaco Moneta e Franco Rubino, è stata inoltre ospite dei più importanti eventi socio-economici dell’Oriente, tra cui l’International Spring Cultural Landscape City Alliance. La presenza di Diodora Constantini, in particolare, è stata fondamentale per il successo della missione e la ringraziamo particolarmente”.

“Durante questo evento, davanti a una platea di centinaia di imprenditori provenienti da tutto il mondo, ho rafforzato il concetto dell’italianità, unico elemento distintivo e non contraffabile che ha reso forte la nostra economia. E un’apertura dei mercati volta allo sviluppo delle imprese italiane riposizionerà la stessa economia ai livelli che merita. È stata anche l’occasione per stringere rapporti diplomatici con Sun Shutao, vicesindaco di Jinan, il quale ha dimostrato un grande interesse verso le imprese italiane”, aggiunge.

“Infine - conclude Enzo Capobianco - abbiamo invitato una delegazione di investitori e membri del governo cinese in Italia già in ottobre. Presenteremo loro alcune nostre importanti aziende e, senz’altro, li inviteremo al nostro forum Italia Economia & Lavoro del prossimo 8 novembre a Lucca, incentrato completamente su lavoro, occupazione e soluzioni strategiche per il rilancio dell’economia, come l’internazionalizzazione. E di certo l’accordo tra Cina e Conflavoro Pmi per la nuova città nello Shandong diventa adesso snodo fondamentale nel capitolo dell’export”.

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