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Coronavirus: Fedrigoni, carta 'virostatica' per mascherine anticontagio

11 maggio 2020 | 18.39
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Per la sua natura chimica altamente sfavorevole alla sopravvivenza del Covid19

Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni
Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni

Una speciale carta 'virostatica', cioè per la sua natura chimica altamente sfavorevole alla sopravvivenza del Covid19, per realizzare mascherine protettive. E’ l’innovazione targata Fedrigoni, gruppo italiano tra i primi al mondo nella fabbricazione di carte ad alto valore aggiunto per packaging, grafica ed etichette autoadesive, che ha voluto mettere la propria competenza al servizio della lotta al virus. Grazie all’esperienza decennale maturata nello sviluppo di carte tecniche e di filtraggio in campo alimentare e chimico-farmaceutico, l’azienda ha realizzato una carta in pura cellulosa Fsc e cotone che risulta atossica, riciclabile, adattabile al volto e confortevole al tatto, ma soprattutto con una natura chimica sfavorevole al Covid19, capace di rendergli la vita difficile.

Una novità ancora più importante nella Fase2, che prevede ogni giorno l’uso di milioni di mascherine monouso per strada, nei negozi e nei luoghi di lavoro: una richiesta a cui finora non si è riusciti a fare fronte. La nuova carta, particolarmente filtrante e resistente alla lavorazione, sarà commercializzata in tutto il mondo e verrà prodotta negli stabilimenti friulani di Gruppo Fedrigoni, a Cordenons (Pn).

"Fedrigoni ha fatto la sua parte in piena emergenza, mantenendo operativi tutti i suoi stabilimenti e magazzini nel mondo pur nella massima sicurezza per i lavoratori - commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo - e vuole mettersi al servizio del Paese anche in questa seconda fase. Sfruttando la nostra competenza tecnica, unita alla capacità di rispondere rapidamente alle nuove esigenze, abbiamo sviluppato un materiale performante, economico per gli standard che rispetta e ottimo per la produzione di mascherine, perché la sua composizione chimica lo rende sfavorevole alla sopravvivenza del virus”.

Si tratta dell’evoluzione 'intelligente' di una carta da filtro da banco (per la protezione dei banchi di laboratorio e per le separazioni di fase) che ha le proprietà dei prodotti a uso alimentare. I team di Ricerca e Sviluppo di Gruppo Fedrigoni hanno lavorato in sinergia per renderla disponibile nel più breve tempo possibile, realizzando un materiale che presenta ottime caratteristiche di vestibilità e resistenza alla lavorazione: è atossico, riciclabile, composto da cellulosa proveniente da foreste certificate e da fibre di cotone per essere più adattabile al volto e confortevole al contatto con la pelle. Inoltre, risponde ad alti standard di sicurezza, a un prezzo accessibile anche nel caso si decida, per maggior protezione, di utilizzarne più strati sovrapposti.

La nuova carta verrà fornita a converter, stampatori e aziende produttrici di mascherine, che le personalizzeranno e aggiungeranno gli elementi mancanti, come l’elastico riutilizzabile. Inoltre, il Gruppo Fedrigoni sta valutando di utilizzarla anche per la realizzazione degli strumenti individuali di protezione da fornire ai suoi 4.000 dipendenti, negli uffici e nei siti produttivi.

Gli stabilimenti friulani dove verrà prodotta e tagliata hanno ottenuto di recente la certificazione Brc Global Standard for Packaging and Packaging Materials, che garantisce la conformità ad elevatissimi criteri di sicurezza, gli stessi richiesti alle carte ad uso alimentare.

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