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L.Stabilità: consulenti lavoro, bene riforma sanzioni tributarie

11 gennaio 2016 | 14.54
LETTURA: 3 minuti

L'analisi nella circolare 2/2016

L.Stabilità: consulenti lavoro, bene riforma sanzioni tributarie

"Nel complesso, è stato realizzato un apprezzabile sforzo di ristrutturazione del sistema sanzionatorio amministrativo. Risultano condivisibili gli interventi che riequilibrano la sproporzione esistente tra la misura della pena afflittiva e la gravità della violazione". Così la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, nella circolare numero 2 del 2016, commentando la le novità della riforma delle sanzioni tributarie amministrative contenute nel decreto legislativo 158 del 2015, in vigore dal 1° gennaio, a seguito di quanto previsto dalla legge di stabilità.

"Per violazioni ritenute di bassa pericolosità -avverte- la sanzione è stata graduata al ribasso, viceversa per le violazioni ritenute particolarmente gravi è stata prevista la possibilità di applicare una maggiorazione alla sanzione".

"Il decreto -fa notare- modifica la disciplina sanzionatoria in materia di certificazione unica che attualmente prevede per ogni certificazione omessa, tardiva o errata una sanzione di 100 euro, con la non applicazione della sanzione se la trasmissione della Cu corretta avvenga entro i cinque giorni successivi alla scadenza di invio. L’articolo 21 introduce due attenuanti sulla disciplina sanzionatoria nei casi di omessa, tardiva o errata presentazione della certificazione unica".

"La prima -continua la Fondazione studi- introduce un tetto massimo di 50.000 euro di sanzione per ciascun sostituto d’imposta. La seconda attenuate prevede l’introduzione di una riduzione a un terzo della sanzione irrogabile con un tetto massimo di 20.000 euro qualora la certificazione venga correttamente trasmessa entro 60 giorni dalla scadenza".

"In tale caso perciò -spiega- la sanzione per ogni certificazione unica scenderà da 100 a 33,33 euro. Considerando il fatto che l’invio telematico delle certificazioni è stato previsto per la realizzazione del progetto dell’amministrazione finanziaria del 730 precompilato, si sarebbe potuto prevedere l’eliminazione o una riduzione ulteriore delle sanzioni per le certificazioni dei soggetti che non possono utilizzare il 730 come modello dichiarativo".

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