"Un passo avanti verso l’obiettivo del riequilibrio della rappresentanza democratica". Così la consigliera nazionale di parità, Francesca Bagni Cipriani, commenta le norme sulla parità tra uomini e donne nell’accesso alle cariche elettive nei consigli regionali.
"Il Parlamento ha approvato, in via definitiva, puntualizzazioni di maggiore cogenza sui principi di attuazione di parità tra uomini e donne nell’accesso alle cariche elettive, che le Regioni devono rispettare nella scrittura delle loro leggi elettorali", ricorda.
"La novità - spiega - è che la legge entra nel merito di possibili ipotesi e dà concrete indicazioni di misure adottabili: il rispetto della percentuale del 40% del sesso sottorappresentato nelle liste elettorali, ma soprattutto la doppia preferenza di genere così come è già stato sperimentato, con un certo successo, nelle elezioni per i consigli comunali; nel caso di liste bloccate l’alternanza uomo-donna; nel caso di collegi uninominali il rispetto del 40% per il sesso sottorappresentato. Ora tocca alle Regioni recepire la puntualità della nuova norma".