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Garanzia giovani: Poletti, su tirocini si cambia, 40% costo su imprese

06 aprile 2016 | 14.56
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Garanzia giovani: Poletti, su tirocini si cambia, 40% costo su imprese

Sui tirocini previsti dal programma Garanzia Giovani a giugno si cambia: il 40% del costo sarà infatti a carico delle imprese. Degli attuali 500 euro pagati ai giovani tirocinanti del programma europeo 200 saranno a carico delle imprese e 300 resteranno a carico dello Stato. Ad annunciare la novità il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti nel corso della presentazione di un accordo con Microsoft Italia. "Lo cambieremo per evitare ogni forma di utilizzo improprio, di abuso. La copertura non sarà più al 100% pubblica ma una parte graverà sulle imprese", spiega.

Nessuno stop per garanzia giovani: il governo, al contrario, continuerà ad investire sul programma europeo per trasformarlo in un sistema strutturale circolare cerca di azione degli under 30. A rinnovare la difesa del programma europeo, fiore all'occhiello del dicastero di via Veneto, è il ministro del lavoro Giuliano Poletti che risponde così alle critiche che piovono sul suo effettivo impatto sul mercato del lavoro.

"Garanzia giovani non fabbrica il lavoro, altrimenti l'avrebbero già inventato prima. Ma sarebbe delinquenziale distruggerlo. Non lo distruggeremo dopo la fatica che abbiamo fatto sui centri per l'impiego anzi li potenzieremo per migliorare la loro performance", dice ancora chiarendo ancora una volta come siano da separare i dati sulle effettive registrazioni a garanzia giovani da quelli dei posti di lavoro effettivamente creati.

"È vero che il programma ha tanti difetti ma produce anche tanta tante opportunità e annoi non passa neanche per l'anticamera del cervello di buttare questo programma", prosegue. La decontribuzione ha generato il 27,7% in più di assunzioni tra gli under 30 a tempo indeterminato, 307.000 nuovi posti di lavoro nel 2015. I nuovi contratti a tempo indeterminato che non hanno richiesto la decontribuzione, invece, si sono fermati, sempre nel 2015 e sempre per i giovani sotto i trent'anni, al 19%. E' il ministro del lavoro, Giuliano Poletti a ribadire i dati Inps sul mercato del lavoro italiano.

"Questo vuol dire che la decontribuzione ha aumentato il tasso di occupazione dei giovani" sintetizza ancora il ministro che precisa come trai 307.000 nuovi contratti non siano incluse le trasformazioni.Una differenza di peso, quella tra contratti a tempo indeterminato e contratti a tempo, che comunque è già una realtà: "i primi, al netto della decontribuzione, costeranno sempre il 5% in meno dei secondi", aggiunge Poletti. La decontribuzione, infatti, conferma ancora il ministro, si esaurirà nelle 2018. Solo da quella data in poi, spiega ancora , il governo potrà pensare a misure di tagli strutturali del costo del lavoro, e questo per non creare disparità tra imprese. "Per ora dunque porteremo solo a termine il triennio della decontribuzione. Sul taglio del costo strutturale del lavoro quindi ancora nulla", risponde a chi gli chiedeva se nella legge di stabilità 2017 potesse trovare posto un intervento in questo senso.

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