Nei giorni scorsi ha avuto luogo a Pechino la riunione dei ministri del Lavoro e degli Affari sociali del G20 sotto presidenza cinese. Vi ha partecipato per l'Italia il sottosegretario Massimo Cassano, accompagnato dal consigliere diplomatico Min. Plen. Amedeo Trambajolo, dal capo segreteria del sottosegretario, Gaetano Brattoli, e assistito dall'addetto giuridico presso l’Ambasciata, Federico R. Antonelli.
I temi trattati durante i lavori, aperti dal discorso di benvenuto del vicepremier Ma Kai, sono stati l'innovazione, la crescita inclusiva e le modalità per assicurare un lavoro dignitoso, maggiori opportunità di impiego e adeguate qualificazioni professionali in un contesto di crescita economica ancora non sufficiente a livello globale e in un mondo del lavoro percorso da trasformazioni tecnologiche che tendono ad essere ormai più rapide rispetto alle capacita' di adattamento dei policy makers e impongono quindi un cambio di passo da parte dei governi.
Di grande rilevanza, e fortemente sostenuto dai Paesi dell'Unione europea, dalla delegazione Ue e in particolare dall'Italia, un paragrafo su migranti e rifugiati e sulle opportunità che posso emergere da una loro partecipazione ben gestita al mercato del lavoro, perché una corretta politica migratoria offre anche opportunità alle nostre economie, caratterizzate da un rapido invecchiamento della forza lavoro e quindi da squilibri nell'ambito della spesa pensionistica e sociale.
Il sottosegretario Cassano, nel suo intervento, ha ricordato che, nonostante l'ottimo lavoro svolto dal G20 in questi anni, molte delle economie che vi partecipano sono ancora fragili e non ancora adeguatamente attrezzate di fronte a macro fenomeni quali l'innovazione tecnologica, l'invecchiamento della popolazione e il cambiamento climatico.
"Le nostre economie, infatti, stanno rapidamente mutando la loro struttura produttiva, con inevitabili riflessi sul piano del mercato e delle politiche del lavoro. E' dunque necessario guidare il cambiamento con ambizione, promuovendo politiche e riforme strutturali che favoriscano non solo la crescita, ma anche la buona occupazione e l'equità sociale. Occorre altresì una migliore integrazione tra politiche economiche, sociali e del lavoro, per liberare le risorse necessarie a creare occupazione, migliorare la competitività e mantenere il giusto livello di protezione sociale”, ha affermato.
Il sottosegretario ha sottolineato come l'auto-imprenditorialità rappresenti un elemento chiave per promuovere il cambiamento, l'adattabilità delle nostre economie, la diffusione dell'innovazione. Ha fatto presente che l'Italia ritiene necessario compiere ulteriori sforzi per includere nella vita economica e sociale dei nostri Paesi i segmenti maggiormente vulnerabili e lontani dal mercato del lavoro.
"I segnali di ripresa economica offrono l'opportunità di affrontare vari problemi: quello dei giovani scarsamente scolarizzati, che vanno reintegrati nel mercato del lavoro con politiche di sostegno e attivazione sociale efficaci, e quello delle pari opportunità tra uomini e donne, cominciando dall'eliminazione dei divari nei tassi di occupazione", ha avvertito.
Il sottosegretario Cassano ha, da ultimo, illustrato con alcuni dati la riforma italiana del Jobs Act e i suoi effetti in questi primi mesi sul mercato del lavoro nel nostro Paese.
La visita a Pechino del sottosegretario Cassano ha offerto l'opportunità di approfondire alcune questioni di carattere bilaterale di competenza del ministero del Lavoro. In particolare, il sottosegretario ha incontrato la comunità d'affari italiana e l'Associazione dei giovani italiani in Cina, che hanno illustrato le criticità nell'ottenimento di visti d'ingresso per lo svolgimento di tirocini e i sempre più stringenti requisiti previsti perché un giovane straniero possa essere assunto in Cina. I rappresentanti di questa comunità d'affari hanno inoltre reiterato la richiesta che anche l'Italia possa al più presto avviare un negoziato per accordi bilaterali.
