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Industria 4.0: Federmanager, bene progetto ma incentivi per assunzioni manager

04 novembre 2016 | 15.59
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Un momento dell'evento di oggi
Un momento dell'evento di oggi

Sì al piano 'Industria 4.0'. Ma servono incentivi all'assunzione, da parte delle piccole e medie imprese, di manager che devono essere il 'cardine' del progetto. E' la richiesta che arriva da Federmanager, la Federazione dei manager dell'industria, che oggi ha promosso a Roma l'evento 'Le competenze manageriali per l’Industria 4.0'.

"Industria 4.0 è un progetto positivo e importante -spiega a Labitalia il presidente di Federmanager Stefano Cuzzilla- ma non vedo i manager al centro del progetto. E' necessario incentivare l'assunzione, da parte delle pmi, dei manager che sono usciti dal mercato del lavoro e che sono 'profilati' attraverso la nostra formazione per le nuove tecnologie e competenze".

"Ad esempio è necessario incentivare la figura dell''innovation manager', 'profilata' e certificata da noi. E -aggiunge Cuzzilla- ci potrebbe essere la possibilità per tanti manager che operano all'estero di rientrare in Italia".

E anche per Massimo Cardoni, direttore generale di Federmanager vanno bene "le risorse per lo sviluppo digitale presenti in Industria 4.0 ma servono anche le competenze e quelle arrivano dai manager, non si può fare a meno di noi. Vanno bene le competenze digitali ma devono essere orientate al business. Si deve migliorare la capacità di fare impresa e sviluppo ma attraverso un uso intelligente delle tecnologie".

E a Cardoni non va giù che "nella governance del progetto sono stati coinvolti ministeri, parti sociali ma non i manager. E' paradossale che non ci siamo noi manager che siamo centrali nel progetto e che forniamo un contributo importante".

E per Lorenzo Basso, deputato pd e membro della Commissione Attività produttive, intervenuto all'appuntamento, "quella del manager è una figura fondamentale in Industria 4.0 perchè trasforma completamente la produzione, è una figura fondamentale in questa 'rivoluzione'che ci servirà per recuperare il gap con altri paesi".

E secondo Basso oggi "siamo abituati a tecnologie e crescita lineari, compatibili con la nostra tradizione industriale. Oggi bisogna conoscere e anticipare i processi di business e le tecnologie abilitanti per essere competitivi sui nuovi mercati. Crediamo nell’idea del manager dell’innovazione, come figura di raccordo tra il mondo dell’università e della ricerca applicata e quello delle piccole, medie e grandi imprese".

Per Marco Calabrò del Mise "la buona riuscita di Industria 4.0 dipende dalla capacità del governo di dare seguito a quanto impostato e delle imprese di seguire il governo stesso. E voi come Federazione rappresentate un punto di trasmissione fondamentale".

E Domenico Siclari del Mef è intervenuto sulla legge di bilancio chiarendo che "recepisce gli input diversi dei ministeri e punta alla riduzione del peso fiscale per le imprese, permettendo di scorporare la base imponibile dall'Ires. E' importante anche la proroga della Nuova Sabatini, si tratta di strumenti tradizionali che danno una spinta ulteriore alla crescita delle pmi".

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