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Infortuni: Sorrentini, Inail è facilitatore processi reinserimento lavorativo

25 maggio 2017 | 14.44
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Luigi Sorrentini
Luigi Sorrentini

"L'Inail, attraverso le misure di inserimento, si pone come facilitatore dei processi di reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro". Così, in un'intervista a Labitalia, Luigi Sorrentini, direttore centrale Prestazioni socio sanitarie dell'Inail, in occasione del Forum Pa, in corso a Roma. "L'Istituto -spiega- definisce, nell'ambito dei progetti di reinserimento personalizzato unitamente con il lavoratore e il datore di lavoro, le misure necessarie e appropriate e rimborsa i costi di tali interventi che sono ricompresi negli accomodamenti ragionevoli che il datore di lavoro è tenuto ad adottare nei confronti dei disabili da lavoro".

"L'Inail -ricorda- persegue così diverse finalità: accompagna i lavoratori infortunati e tecnopatici nella fase del reinserimento; sostiene il datore di lavoro in termini economici e consulenziali nell'individuazione degli accomodamenti ragionevoli che appunto devono mettersi in regola nei confronti delle persone con disabilità; rafforza il diritto al conseguimento agli accomodamenti ragionevoli".

"Questo -afferma Luigi Sorrentini- perché la disabilità sopravvenuta può costituire giustificato motivo di recesso dal rapporto di lavoro, soltanto laddove il disabile non è più collocabile all'interno dell'azienda, apportando quelle modifiche che siano ricomprese negli accomodamenti ragionevoli. Quindi, oggi l'Inail può fornire concrete risposte alle forti aspettative dei disabili da lavoro, coniugando il binomio disabilità-lavoro in termini in termini di opportunità, sia per il lavoratore che per il mondo produttivo".

E proprio in occasione del Forum Pa, Sorrentini ricorda l'esperienza della signora Loretana, che ha perso l'avambraccio sinistro alla vigilia di Natale due anni fa, a causa di un guasto nel suo laboratorio artigianale a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa.

"La tentazione di farsi sopraffare -racconta- dalla sua nuova condizione e quindi di smettere di lavorare è stata comprensibilmente forte, ma, essendo una donna forte e dotata di grande coraggio, ha ripreso la sua vita di un tempo, tornando appena possibile nel suo laboratorio. La signora Loretana rappresenta uno dei primi casi su cui l’Inail sta elaborando un progetto personalizzato di reinserimento lavorativo a seguito di infortunio sul lavoro, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 166, della legge numero 190 del 23 dicembre 2014 e dal 'Regolamento per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro', emanato dal presidente dell’Inail lo scorso luglio".

"Il progetto personalizzato -chiarisce Sorrentini- si concretizzerà nell'adattamento del laboratorio alle sue specifiche esigenze: attraverso degli appositi eliminatori di peso Loretana sarà, infatti, di nuovo in grado di spostare in autonomia vasche, tramogge e sacchi di farina da una parte all'altra del laboratorio. Ma questo è solo un caso, speriamo che i progetti di reinserimento possano moltiplicarsi in tutto il Paese".

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