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Povertà: Rossini (Acli), bene reddito inclusione, ma assegno per 1/3 platea

29 agosto 2017 | 14.29
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Povertà: Rossini (Acli), bene reddito inclusione, ma assegno per 1/3 platea

"Siamo contenti che si sia realizzato il memorandum da noi firmato ad aprile e concluso il lungo iter iniziato anni fa. Dobbiamo ringraziare il governo di questo risultato, finalmente abbiamo in Italia uno strumento strutturale di contrasto alla povertà. Adesso l'obiettivo deve essere di allargare l'intervento all'intera platea dei poveri assoluti in Italia che è di 4 milioni e 800 mila persone. Infatti con le risorse ad oggi disponibili, secondo i nostri calcoli, si copre poco più di un terzo della platea degli aventi diritto. E quindi servono più risorse". Così Roberto Rossini, presidente delle Acli, commenta, con Labitalia, il via libera del Cdm a reddito d'inclusione a contrasto della povertà.

E per le risorse le Acli guardano alla legge di bilancio. "Si dovranno aumentare -spiega Rossini- le risorse del fondo povertà così si potrà allargare la platea".

Anche perchè, spiega Rossini, il provvedimento approvato dal governo si fonda su due elementi, quello economico, con l'assegno per le famiglie più bisognose, "e poi il secondo elemento che è quello dei servizi sul territorio, attraverso i quelli aiutare le famiglie ad uscire da questa condizione di povertà. E qui la situazione è più complicata, servirà l'apporto degli enti locali e del terzo settore".

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