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Casa: Anfus, stop al fai da te, impianti più sicuri con aiuto spazzacamini

03 novembre 2015 | 14.18
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Casa: Anfus, stop al fai da te, impianti più sicuri con aiuto spazzacamini

Stop al 'fai da te' per la pulizia di termosifoni e camini e famiglie al sicuro con l'aiuto professionale degli spazzacamini, al lavoro per l'accensione degli impianti di riscaldamento, per la manutenzione e la pulizia della canna fumaria. A dirlo a Labitalia l'Anfus, Associazione nazionale fumisti spazzacamini, ricordando che l'apporto professionale degli spazzacamini non deve assolutamente essere sottovalutato per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.

"La stagione invernale deve ancora iniziare -avverte- ma si legge già ogni giorno di intossicazioni, incendi e malfunzionamento delle canne fumarie. Dobbiamo smettere di pensare al caminetto o alla stufa come un semplice elettrodomestico; sono impianti termici e come tali vanno trattati".

"A nessuno verrebbe mai in mente -rimarca- di manomettere un impianto elettrico, oppure di fare qualunque tipo di operazione fai da te, perché siamo pienamente consapevoli di quanto sia pericoloso il contatto con l’elettricità. Il fuoco è nostro amico, ma è necessario saperlo trattare bene. Bisogna, dunque, rinunciare al fai da te e chiamare per l’installazione l’installatore abilitato (fumista) e lo spazzacamino qualificato per la manutenzione".

E per questo l'Anfus stessa spiega le operazioni che lo spazzacamino è chiamato a fare per la verifica dello stato dell’impianto, precisando che "deve essere fatta da tecnici specializzati, con attrezzatura moderna, e gli spazzacamini abilitati potranno rilasciare il rapporto di controllo". "Per prima cosa, comunque, lo spazzacamino rimuoverà eventuali ostruzioni e farà la pulizia della canna fumaria", chiarisce.

Per avere qualità e professionalità, assicura, "la pulitura deve essere fatta da tecnici specializzati con attrezzatura moderna, prerogativa degli spazzacamini qualificati che hanno seguito i corsi di specializzazione".

"Ultimamente -ricorda l'Anfus- le fonti energetiche rinnovabili, fra cui le biomasse, sono state oggetto di copiosa produzione normativa da parte dell’Unione europea, alle quali è stata attribuita un’importanza primaria ai fini di un approvvigionamento ecologicamente sostenibile e a costi contenuti".

Per questo, ribadisce l'Anfus, "lo spazzacamino è un tecnico specializzato nelle attività di verifica e manutenzione dell’impianto e, oltre a svolgere il suo mestiere in ottemperanza a quanto previsto dalle normative vigenti, fornisce al cliente diverse informazioni".

L'Anfus ricorda, poi, l'elenco delle cose che ogni professionista del settore deve dire ai clienti: 1) l’importanza di bruciare solo legna asciutta, stagionata da almeno 12 mesi, per evitare sprechi e la formazione di catrame e creosoto; 2) ideale sarebbe conservare la legna in due cataste ognuna delle quali sufficiente per il consumo di un anno, utilizzandole a rotazione; 3) fondamentale non bruciare scarti di lavorazioni come truciolati, compensati o elementi verniciati, non bruciare plastica e carta patinata, non bruciare scarti alimentari o mozziconi di sigarette: da questi prodotti durante la combustione si possono liberano inquinanti che fuoriescono dal camino.

E ancora: 4) mediamente si rende necessario un intervento di manutenzione dopo aver consumato tra i 40 e i 70 quintali di legna ben stagionata, che equivale al consumo di un’accensione giornaliera di almeno sei ore durante il periodo di due stagioni invernali; 5) la pulizia interna del caminetto o della stufa è parte integrante delle attività di manutenzione che lo spazzacamino svolge in fase di intervento.

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