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Roma: Anfus, spazzacamino fondamentale per sicurezza impianto riscaldamento

29 dicembre 2016 | 17.14
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Roma: Anfus, spazzacamino fondamentale per sicurezza impianto riscaldamento

"Siamo nel vivo della stagione invernale e le pagine della cronaca sono tristemente piene di incidenti causati dal malfunzionamento di caminetti, stufe e caldaie. Il ruolo dello spazzacamino è fondamentale per garantire la sicurezza del nostro impianto di riscaldamento, perché è di questo che parliamo: di sicurezza degli impianti”. Lo dice a Labitalia Marco Baccolo portavoce Anfus, Associazione nazionale fumisti e spazzacamini.

"In virtù del DPR 74/2013 -ricorda- il responsabile dell’impianto (il proprietario, il conduttore o l’amministratore condominiale) è tenuto a far effettuare gli opportuni controlli con cadenza biennale per impianti alimentati a legna/pellet al di sotto dei 15kW e annualmente per quelli di potenza superiore ai 15kW".

“Quando accediamo il nostro impianto di riscaldamento -avverte Baccolo- ricordiamoci che anche il termocamino e la stufa lo sono. La manutenzione, la pulizia ed il controllo della canna fumaria sono delle attività di primaria importanza per la funzionalità dell’impianto e per la sicurezza".

"Siamo impegnati -sottolinea- in progetti sul territorio nazionale per il risanamento degli impianti e le corrette informazioni al cittadino. Al fianco degli enti pubblici portiamo avanti le 'buone pratiche' per un riscaldamento a legna e pellet, efficiente, sicuro e pulito. Le buone pratiche iniziano dall’installazione, un bravo e competente fumista-installatore affiancato per le manutenzioni regolari da uno spazzacamino riducono gli incidenti da incendio di canna fumaria del 95%".

"Gli spazzacamini e fumisti aderenti ad Anfus -ribadisce- seguono corsi di formazione ed un codice deontologico per operare nel rispetto delle norme, sono tecnici specializzati nelle attività di verifica e manutenzione dell'impianto, posa ed installazione, e oltre a svolgere il proprio mestiere in ottemperanza a quanto previsto dalle normative vigenti, rilasciano ai cittadini le informazioni necessarie per riscaldarsi in efficienza e sicurezza".

Tra le cose da ricordare: bruciare solo legna asciutta, stagionata da almeno 12 mesi, per evitare sprechi e la formazione di catrame e creosoto; no al fai da te; non bruciare scarti di lavorazioni come truciolati, compensati o elementi verniciati, non bruciare plastica e carta patinata, non bruciare scarti alimentari o mozziconi di sigarette: da questi prodotti durante la combustione si possono liberano inquinanti che fuoriescono dal camino.

E ancora: la legge delega all’installatore ed al manutentore la cadenza degli interventi di manutenzione; in linea di principio si rende necessario un intervento di manutenzione dopo aver consumato tra i 40 e i 70 quintali di legna ben stagionata, che equivale al consumo di un'accensione giornaliera di almeno sei ore durante il periodo di due stagioni invernali. La pulizia interna del caminetto o della stufa è parte integrante delle attività di manutenzione che lo spazzacamino svolge in fase di intervento.

Gli spazzacamini considerati alla pari di una normale azienda di pulizie, svolgono, invece, un compito molto importante e sono la vera forma di prevenzione incendi che un legislatore accorto può valorizzare e utilizzare per contenere gli incidenti da incendio di canna fumaria, che ricordiamo sono oltre 10.000 in Italia ogni anno.

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